Il governo del Montenegro ha proposto un nuovo disegno di legge al parlamento riguardante le minoranze etniche del paese e i loro simboli nazionali.
La proposta di legge arriva in seguito ai fatti della scorsa settimana, quando un cittadino albanese è stato espulso (per un periodo di 30 giorni) dal Montenegro e multato di 300 euro per aver fatto sventolare una bandiera dell’Albania durante il festival delle castagne nella frazione di Ostros (municipio di Ulqin).
Il disegno di legge prevede che queste comunità possano liberamente mostrare i loro simboli etnici e nazionali – come bandiere ad esempio – in luoghi pubblici. Ad oggi, infatti, lo stato del Montenegro consente alle minoranze etniche di mostrare i propri simboli nazionali a patto che sia rispettata una sola condizione: l’esporre al fianco dei propri simboli nazionali anche la bandiera nazionale montenegrina. Per coloro che non rispettano la condizione, sono previste multe dai 100 ai 500 euro.
I precedenti
Già in passato, come riportato da Balkan Insight, si sono registrati altri episodi di polemica tra la minoranza albanese e lo stato del Montenegro.
Ad agosto, il ministero della cultura del Montenegro ha lanciato accuse contro gli organizzatori di un concerto vicino alla città di Tuzi, prevalentemente di etnia albanese, per aver utilizzato la bandiera nazionale albanese. Il ‘Forum Albanese’, una coalizione di partiti albanesi facente parte del governo montenegrino, sostenne tuttavia che la bandiera esporta era di ‘tutti gli albanesi, non di uno stato straniero’.
Lo scorso anno, invece, un gruppo di turisti albanesi è stato multato di 230 euro per aver sventolato la bandiera albanese nella città turistica di Budva.
Con circa 630.000 persone, il Montenegro è uno stato multietnico insolito perché non ha una comunità che costituisce oltre la metà della sua popolazione: infatti, il 45% è di etnia montenegrina, il 29% di etnia serba e il 5% di etnia albanese.” – conclude l’articolo di Balkan Insight