Herve Loiselet è un cittadino francese che vive e lavora in Albania. Quando era studente nel 1987, aveva sentito su una radio una sorta di propaganda sul paese in francese, inglese e italiano. Era Radio Tirana.
“Era una cosa molto strana e ho pensato tra me e me: dov’è questo posto? Ho deciso, per questo, di andare all’ambasciata albanese di Parigi per avere informazioni su questa nazione” – racconta Herve a Gazeta Shqip.
Si avventurò, quindi, verso l’Albania, partendo in treno da Nizza e arrivando a Bari dove s’imbarcò per arrivare a Durazzo:
“Al mio arrivo sono rimasto colpito da due cose: innanzitutto, la povertà; mi sono chiesto come può essere possibile che un posto così vicino all’Europa sia così povero? La seconda cosa fu l’affinità e la sensazione di conoscere quel posto. Mi è entrato subito nel cuore ed ho pensato immediatamente di vivere qui.”
Per un periodo viaggiò di continuo tra Albania e Francia, poi la decisione del 2003 quando scelse di trasferirsi definitivamente nel paese delle aquile. Comprò una casa e affittò un ufficio per lavorare come designer di interni; inizialmente ottenne un permesso di soggiorno per cinque anni, che divenne negli anni un permesso permanente.
“Ho in mente di prendere la cittadinanza albanese un giorno, perchè no, anche se non parlo bene l’albanese. Parlo come un bambino di cinque anni, ho imparato la lingua ascoltando tanto ma lo capisco bene.” – dice il francese.
In Francia, Herve ha genitori e fratelli. In Albania vive da solo.
Cosa dicono i francesi quando vanno a trovarlo?
“Molti amici e parenti mi visitano in Albania e rimangono stupiti. La reazione è sempre la stessa: oh Dio, quanto è bello qui! Partono prevenuti perché hanno sentito molte cose negative sull’Albania, ma quando arrivano qui stanno bene, perché la natura è bella, le persone molto simpatiche, quindi si sentono al loro agio e al sicuro. E’ un posto perfetto in cui vivere.” – continua Herve.
Nel 2005, incantato dal Sud dell’Albania, ha comprato una casa a Qeparo. Herve Loiselet è uno dei 12.000 stranieri che vive in Albania e che è in possesso di permesso di soggiorno, secondo i dati del Ministero dell’Interno.
“Puoi bere un caffè al bar e nel frattempo firmare un contratto. Mi piace questo stile, perchè in Europa, soprattutto in Francia, dimentichiamo questo stile di vita.” – conclude il cittadino francese.