Un’equipe congiunta composta da 2 esperti per partner ha svolto consultazioni con le donne locali che hanno rivelato una forte preoccupazione riguardo le condizioni socio-economiche in cui si trovano le donne rurali che vivono nelle comunità montane più remote.
L’idea di Progetto nasce nel quadro degli interventi già avviati da RTM – Reggio Terzo Mondo , PfD – Partnership for Development e il Centro Donna Passi Leggeri (partner locali) nelle zone montane e svantaggiate del Nord Albania.
Gli elementi raccolti in questo percorso hanno, infine, spinto RTM, PfD e Centro Donna a dare vita a una nuova iniziativa congiunta per promuovere i diritti socio-economici delle donne rurali.
Contesto del progetto
Nella società albanese le disuguaglianze di genere sono ben visibili in ogni sfera: in famiglia, nell’istruzione, nel campo sanitario, nel lavoro e nella rappresentanza politica. L’Indice di Disuguaglianza di Genere del paese è uno dei più alti d’Europa (0.251, UNDP).
La violenza di genere è molto diffusa nella società e la violenza domestica ne costituisce la declinazione più frequente: almeno il 56% delle donne e il 46% dei bambini hanno subito violenza in ambito famigliare.
Negli ultimi anni il Governo albanese ha adottato una serie di politiche e strumenti legislativi per combattere il fenomeno della violenza sulle donne e promuovere l’uguaglianza di genere, tuttavia i progressi verso una efficace implementazione delle politiche antidiscriminatorie sono limitati e discutibili, in particolare nelle aree rurali e nelle zone montane del Nord Albania.
Qui donne e bambini sono esposti con più frequenza a episodi di violenza e affrontano difficoltà maggiori rispetto a chi vive nelle città. Qui le tradizioni patriarcali rimangono più forti e hanno più presa che in altre zone del Paese. Qui la tolleranza verso la violenza di genere è altissima e la violazione dei diritti della donna è un fenomeno costante e sistematico.
In queste zone vige ancora all’interno delle comunità, parallelamente alla legge ufficiale, un codice tribale denominato KANUN. Si tratta di un codice di origine medioevale che definisce le regole della vita sociale, familiare ed economica delle comunità del Nord Albania.
In esso la donna e’ definita letteralmente come “un otre a servizio e disposizione del marito”. Si tratta, quindi, di un insieme di regole basate sulla consuetudine e la violazione esplicita e sistematica dei più basilari diritti delle donne e della parità di genere. Tali tradizioni determinano fortemente l’identità di genere e i ruoli sociali.