Entrata da appena un anno nel mondo della fotografia, Nerina ritrae nelle sue foto un mondo che ci riporta “altrove”, in luoghi immaginari e reali allo stesso tempo, sospesi in un universo fiabesco che la vede unica protagonista, costantemente in cerca di se stessa e di qualcosa dimenticato nel tempo e nello spazio.
Gli spazi, caratterizzati dall’uso del bianco e nero, sono set improvvisati di personaggi senza tempo, surreali e in bilico, a cui si affiancano fredde rappresentazioni umane che in qualche modo sembrano volerci riportare alla realtà con le loro pose rigide, immobili e pronte ad esprimere giudizi.
In questi ambienti rarefatti e immobili, Nerina gioca con la sua immagine, trasformandosi di volta in volta… e l’autoritratto non è più una semplice immagine di se stessa, ma una proiezione del suo enigmatico alter ego, e nel vederla immobile, come in un fotogramma di una compiuta performance, ci appare attraverso movimenti sfocati, come qualcuno che ha costantemente il bisogno di nascondersi, e alle volte si ha la sensazione che sia quasi sul punto di scomparire. (Monica Lanza)
Nerina Toci nasce il 21 gennaio 1988 a Tirana, per poi trasferirsi in Sicilia. Inizia come modella. Successivamente si appassiona alla fotografia, scegliendo la propria immagine come pretesto per indagare dentro se stessa. Predilige il bianco e nero.
Ha esposto a Mistretta alla mostra collettiva fotografica con tema “La donna invisibile”. Ha partecipato a Sant’Agata Militello con tema “Interior intimo meo”. E alla mostra Kermesse d’Arte 2015. A Gennaio 2016 la sua prima personale “Tà aphrodìsia: lubricità spettrale dell’anima e della follia” a Terrasini (PA).
Nel Marzo 2016 ha partecipato con le sue opere all’incontro “La fotografia media i conflitti” tenutosi presso la sede della casa editrice Navarra Editore a Palermo.
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