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Un semplice blog , una mailing list e un’account Facebook.
Nasce dal web il PrimoMarzo italiano. Parlando con Anton Lesaj, uno dei cordinatori del comitato nato a Modena si capiscono molte cose.
Venti persone incontratesi grazie a internet, lo spazio democratico del nuovo decennio. Il 14 di Febbraio giorno di San Valentino si va in trasferta a Bologna e il gruppo aumenta, comitati da Reggio, Parma, Bolzano e tante altre realtà.
Si discute, sciopero, manifestazione o astensione dai consumi.
Manifestazioni sicuramente e scioperi a metà, per quelli occorre l’appoggio dei sindacati, che da anni tentennano a rappresentare veramente i lavoratori e anche in questa circostanza non si smentiscono. Aderiscono i Cobas e la Fiom, ma con inziative da discutere nei vari territori, astensioni dal lavoro garantite a macchia di leopardo quindi. La Cgil è assente, non pervenuta, indice uno sciopero generale per il 12 Marzo undici giorni di distanza come se il malcontento e la depressione del paese meritassero l’ennesimo cappello da sventolare sulle iniziative.
Qualcuno minaccia anche di restituire la tessera al sindacato se questo non tutelerà i lavoratori in quella circostanza.
Problemi e incomprensioni frequenti nella galassia di disperati che vedono il paese navigare verso acque turbolenti.
Ma questi, non tolgono nessuna briciola al valore della giornata.
Il PrimoMarzo lentamente, sta diventando giornata europea. Nato in Francia quest’anno interesserà Spagna, Grecia e Italia con sussurri che accennano anche alla Germania.
Ancora una settimana a questo appuntameto e le facce saranno comunque tante.
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