L’emigrazione è uno dei fenomeni sociali più problematici per quanto riguarda cause e effetti. Nei paesi destinatari del fenomeno, il problema maggiore è il controllo dei flussi e la gestione delle complicazioni che ne conseguono. Dall’altra parte, l’immigrazione, un tema molto delicato, spesso è legato all’aumento della criminalità e dell’insicurezza. In Italia, gli studi del settore dimostrano che i legami tra immigrazione e criminalità non sarebbero casuali.
Spesso, i telegiornali italiani trasmettono notizie di cronaca nera che hanno come protagonisti immigrati albanesi e di altri paesi che vivono in Italia. Tuttavia, negli ultimi 4 anni, si nota una calma relativa nei media italiani per quanto riguarda la cronaca nera. Se come non bastasse l’orda albanese, la penisola appenninica è “assediata” dai più nuovi membri dell’Unione europea, i cittadini romeni. Nei primi tre anni della Romania nell’Unione Europea, non si sentono quasi più notizie di cronaca nera sugli albanesi. Circa tre settimane fa, a Roma, un gruppo di cittadini romeni in stato di ebbrezza hanno violentato una giovane italiana. Solo negli ultimi tre mesi, il numero delle violenze sessuali a Roma è aumentato del 35% in relazione ad un anno fa e in tutto i casi non ci sono albanesi tra i violentatori.
Qual’è la causa di questo fenomeno? Sarà, forse, “l’orda” interminabile degli immigrati che assediano Roma?
Fino ad alcuni anni fa, erano i fatti di cronaca nera commessi da albanesi ad aprire i telegiornali italiani. Attualmente, sembra che il tasso di criminalità albanese in Italia si sia attenuato. Anche se non siamo noi ad aprire le edizioni dei telegiornali, tuttavia veniamo nominati quando un qualsiasi cittadino straniero commette un reato.
La situazione molto tesa creatasi questi giorni a Roma ci dice di più su questa questione. In uno dei quotidiani italiani veniva richiesto l’adozione di provvedimenti urgenti verso gli immigrati romeni e albanesi. Le statistiche annuali dimostrano che gli albanesi sono al terzo posto per i reati commessi in Italia, dietro ai romeni, anche se sono la seconda comunità più numerosa sul totale degli stranieri residenti. I reati commessi dagli immigrati albanesi sono scesi del 22% rispetto agli anni precedenti.
Quanto percepiscono i cittadini italiani questo calo di reati commessi dagli albanesi? In questi casi, l’influenza dei media è fondamentale: la controinformazione influenza l’audience e sempre i cittadini, ricevitori dei messaggi, si creano un’idea mediatica. L’integrazione dei cittadini albanesi nel contesto italiano è evidente. I primi anni di immigrazione sono serviti agli immigrati albanesi a capire che la direzione giusta è l’integrazione. In un periodo che l’Albania si prepara ad entrare alla NATO anche gli immigrati albanesi rivendicano altri bisogni ma i fatti di cronaca continuano a discreditare la loro immagine.
Dopo molti anni, ci si augura che l’immagine discreditata dell’immigrato disperato e affamato cambi e gli albanesi vengano considerati cittadini europei nel pieno senso del termine.
Pubblicato sul quotidiano albanese Tirana Observer del 7 febbraio 2009 (titolo originale “Nami apo bëmat”).
Tradotto per l’AlbaniaNews da Alban Trungu.