Tutti coloro i quali sono interessati ad ottenere una Carta Blu UE e rispondono ai requisiti necessari: lavoratori extraeuropei, con un contratto di lavoro che richieda una “qualifica professionale superiore”, da svolgere, in questo caso, in Italia, e un titolo di istruzione superiore almeno triennale, possono dall’ 8 agosto avviare on-line la propria pratica.Questa nuova procedura, introdotta dal decreto legislativo n.108 del 28 giugno 2012, adegua l’Italia, con un certo ritardo, alla direttiva europea (2009/50/CE) adottata il 25 maggio 2009.
Lo scopo di quest’ultima è quello di ‘raggiungere l’obiettivo di una crescita sostenibile e inclusiva, basata sulla ricerca e sull’innovazione’ e per far ciò l’Europa e i suoi Stati membri hanno deciso di puntare su un’immigrazione qualificata che attragga ‘talenti’ per colmare le lacune nei mercati del lavoro nazionali.
Anche in Italia si avvia, dunque, la fase centrale di questa nuova normativa.
La procedura prevede di andare sul sito web , registrarsi al servizio di invio telematico indicando il proprio indirizzo di posta elettronica e successivamente accedere all’area ‘Richiesta moduli’ e compilare il ‘Modulo BC’.
Con questo modulo si richiede il nulla osta per poter iniziare a svolgere il lavoro qualificato per cui è stato offerto il contratto (o la proposta di lavoro vincolante).
In caso di eventuali difficoltà nella compilazione del modulo si ricorda che ci sono le ‘guide alla compilazione on line’ per aiutarsi e verificare i dati immessi.
La risposta si ottiene entro 90 giorni dall’invio della richiesta e, in caso di esito favorevole, per sottoscrivere il nuovo contratto di soggiorno il lavoratore si dovrà recare allo ‘Sportello unico’.
Assieme al nulla osta per il lavoro, al lavoratore verrà conferita anche la Carta Blu Ue, ossia la nuova tipologia di permesso di soggiorno che si concede solo ai lavoratori extra-UE altamente qualificati con l’intento di garantire loro (e alle loro famiglie) un insieme comune di diritti sociali ed economici, uguali, in vari settori a quelli dei cittadini dell’Unione