Nel maggio 2010 all’Università degli studi di Macerata è stato rotto un tabù. Per la prima volta viene eletto nel Consiglio di Amministrazione della stessa università uno studente non cittadino italiano. Si tratta del giovane albanese Gentjan Preci, studente di 25 anni all’epoca, neolaureato in Scienze Giuridiche ed appena iscritto al corso di laurea specialistica in giurisprudenza.Gentjan, è stato la vera sorpresa di quelle elezioni. Candidato con la lista “Officina Universitaria”, è stato il primo studente straniero ad avere la possibilità di rappresentare gli studenti presso un organo di tale importanza per la vita accademica. Mentre si avvicina il giorno della scadenza del suo mandato, ci siamo visti, forse come tutte le altre volte, ma anche per potergli rivolgere qualche domanda in più e non solo all’amico Gentjan, ma allo studente Albanese rappresentante degli studenti. Come ha avuto inizio la tua carriera e quale è stata l’atmosfera che ha trovato alla sua elezione?Un’atmosfera molto bella, sono stato contattato da due ragazzi che stavano rilanciando Officina, che mi hanno chiesto se volevo partecipare al progetto. Officina era una lista nuova, nata da poco, che nelle prime elezioni aveva ottenuto un buon risultato, ma non era riuscita ad eleggere nessun rappresentante negli organi maggiori. Per me era una sfida importante, dovevamo fare un passo avanti per poter ottenere un risultato migliore delle precedenti elezioni attraverso attività quali assemblee, convegni ed incontri. La campagna elettorale è stata durissima. Io non ho promesso miracoli ma mi sono confrontato con gli studenti garantendo loro l’impegno per migliorare e difendere i loro diritti. Durante la campagna elettorale ho conosciuto tante persone e il confronto a volte è stato acceso. Sono stato eletto come rappresentante degli studenti in CdA, nel Consiglio degli Studenti, e nel Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza. Per me è stato un successo come rappresentante, ma più significativa è stata la fiducia datami da tanti studenti. Non posso dimenticarmene e ringrazio di cuore anche i miei connazionali che mi hanno sostenuto ed hanno contribuito a questo mio successo.– La tua attività in questi tre anni, da cosa è stata caratterizzata?* Le mie attività sono state diverse. Sin dai primi momenti della mia elezione abbiamo dovuto affrontare la Riforma Gelmini organizzando incontri con le istituzioni contro una riforma che a nostro avviso distrugge l’università pubblica.* Ho partecipato nella riforma dell’ersu regionale marche per la riforma del diritto allo studio a livello marchigiano dove siamo riusciti ( insieme alle liste universitarie di Ancona e Urbino) a presentare una proposta di legge per la prima volta fatta dagli studenti, istituendo la figura dello studente unico marchigiano.* Sono stato nominato membro della commissione della revisione statuto unimc garantendo, tra le altre cose, la rappresentanza degli studenti in tutti gli organi nonostante i limiti posti dalla riforma.* Altre attività: unifestival (il primo festival degli studenti universitari)Apertura serale della biblioteca centrale( ottenere uno spazio notturno), Promoter della carta di officina (carta di servizi)cineforum, diverse attività culturali, istituzionali e politiche.– Ha influito in qualche maniera la tua nazionalità in questa esperienza triennale?
Forse la mia nazionalità può aver influito in qualche maniera nella campagna elettorale, visto che i primi che mi hanno appoggiato erano i miei connazionali ed amici stretti, però alla fine, i risultati hanno dimostrato che l’appoggio è strato trasversale; sono stato disponibile ad ascoltare sempre tutti gli studenti e loro mi hanno dato fiducia. Ho sempre detto la mia e le mie idee spesso sono state prese in considerazione perché partivano dagli stessi studenti che mi hanno eletto, e condivise anche da altri.– Quali sono stati gli obiettivi raggiunti e quelli che avresti voluto raggiungere?
Gli obbiettivi raggiunti sono tanti, testimoniati anche dalla crescita di Officina in questi anni. Ma c’è ancora tanto da fare per gli studenti di questa università. Abbiamo lavorato per far sì che il rapporto tra città e università migliorasse e per questo ringrazio il Sindaco, le istituzioni comunali per aver accolto le nostre richieste, ma dobbiamo ancora lavorare molto. Vorremmo che la cittadinanza capisca che gli studenti sono una risorsa importante per la città di Macerata.
Invogliare i pendolari a vivere a MC perché l’università non è soltanto lezioni ed esami ma un’ esperienza di vita indimenticabile.
Student Card (che è una carta di servizi per gli studenti)Trasformare il centro storico in un campus universitario.– Hai già anticipato che non ti ricandiderai. Da che cosa dipende questa decisione? Cosa vorresti trasmettere a chi si candiderà alle prossime elezioni?
Mi dispiace tirarmi fuori perché sono molto legato agli studenti e i consensi sono cresciuti grazie al lavoro e i risultati ottenuti, ma credo che ogni cosa ha il suo tempo. Sono prossimo alla laurea, e ritengo giusto lasciare spazio “ai giovani”.Un consiglio per il mio successore è quello di fare rappresentanza con passione, di essere una persona responsabile.
Consiglio inoltre di fare un lavoro trasparente e non solo contestare le diverse decisioni che vengono prese, ma essere propositivo con idee concrete.
In ultimo, di aver una presenza costante e un dialogo con gli studenti e sentire le loro esigenze, solo cosi si può ottenere un buon risultato. Sono felice di avere avuto l’opportunità di rappresentare gli studenti e di aver contribuito all’impegno di migliorare i servizi degli studenti.
Questa esperienza rimarrà un ricordo per sempre.