Le parole d’ordine sono rimaste le stesse: no alla Turco-Napolitano, no ai CIE, no alla Bossi-Fini, no al pacchetto sicurezza, sì ad una regolarizzazione generalizzata, no ad un test d’italiano per i lungo soggiornanti, no all’espulsione dei migranti che perdono il lavoro, no alla sanatoria truffa.
Un corteo di mille persone ha attraversato le strade di Torino inneggiando contro lo sfruttamento e il razzismo istituzionalizzato. Partito da piazza Carlo Felice, (luogo ormai simbolo per chi ha ancora vivo il ricordo della sera del primo marzo 2010), il corteo si è mosso alla volta del quartiere San Salvario, per poi procedere verso piazza Castello e fermarsi sotto il Palazzo della Regione.Un pupazzo rappresentante il dittatore libico Ghedafi, accanto a una falce insanguinata con su scritto “made in Italy”, ricordava ai partecipanti gli eventi che stanno scuotendo il sud del Mediterraneo.
Diversamente dall’anno scorso questo primo marzo è stato caratterizzato da molte criticità, nuove e vecchie. Tra le nuove è da citare la diminuita partecipazione rispetto al 2010 dovuta principalmente a due fattori: la mancanza di una risonanza a livello nazionale dell’evento e la mancata copertura sindacale di alcuni sindacati di base che invece avevano dato il loro sostegno alla precedente edizione. Il primo marzo 2010 hanno manifestato oltre 3500 persone per le strade del quartiere San Salvario di Torino.
Secondariamente, altro fattore sfavorevole è stata la scarsa attivazione da parte delle associazioni e dei movimenti componenti il coordinamento del Primo Marzo torinese. Mentre lo scorso anno si era deciso con uno spirito unitario di condividere una comune piattaforma, chiamando svariate assemblee pubbliche, quest’anno è stato deciso di far caratterizzare a modo suo ogni realtà componente il coordinamento. Ed ecco spuntare slogan urlati e discorsi poco comprensibili di molti partecipanti. Auguriamo al Coordinamento del Primo Marzo torinese di riuscire a non fare mettere cappelli in testa e bandiere in mano ai cittadini migranti.