PROLETARI, COMPAGNI! “Siamo vecchi e nuovi cittadini” La lotta è solo agli inizi!
Coordinamento Nazionale Primo Marzo. La loro iniziativa viene alla luce e prende una dimensione davvero inaspettatain base a due attente valutazioni che hanno fatto riflettere non solo l’opinione pubblica ma anche il governo aveva sentito qualche brivido di sbigottimento. “Cosa succederebbe se i quattro milioni e mezzo di immigrati che vivono in Italia decidessero di incrociare le braccia per un giorno? E se a sostenere la loro azione ci fossero anche i milioni di italiani stanchi del razzismo?” Queste valutazioni assomigliano alle prime idee della Rivoluzione francese programmata prima nei retri dei locali parigini. Mentre Coordinamento Nazionale Primo Marzo ha voluto scegliere le piazze e urlare a tutti le loro occorrenze “Vogliamo che l’Italia sia un Paese accogliente, dove costruire una civile convivenza fondata sulla non discriminazione, sul lavoro e sul rispetto della dignità di tutte le persone che vi abitano”. Lo scorso Primo Marzo 2010 oltre 300mila persone si sono mobilitate in tutta Italia per dire no al razzismo, alla legge Bossi-Fini, al pacchetto sicurezza, ai CIE e sì a una società multiculturale e più giusta. Tutti hanno abbracciato e condiviso la dichiarazione del “Coordinamento Nazionale Primo Marzo”, che raggruppa decine di gruppi e realtà locali impegnate nell’organizzare sotto diverse forme lo “sciopero degli stranieri”.“Siamo vecchi e nuovi cittadini” il giallo è il nostro colore, ed ecco che le piazze di tutta Italia sono state colorate di giallo. Il successo ottenuto, grazie alla mobilitazione di oltre 300mila personeha incuriosito e ha fatto gola alle grandi associazioni che da anni operano sul territorio italiano.
Nella città meneghina, quest’anno, il primo marzo 2011 sembra aver cambiato colore. Un comunicato stampa gira nelle pagine del web “Rete di sindacati, associazioni e comitati che si ritroveranno ancora, insieme ai cittadini milanesi, in occasione della giornata del Primo Marzo 2011, per una serata di festa e sensibilizzazione. Temi centrali saranno i diritti degli immigrati, la crisi economica, il lavoro e la coesione sociale. Il ritrovo sarà in piazza Duca D’Aosta alle 18. Tutti colorati di giallo.”Acli Milano, Arci Milano, Cgil Milano, Cisl Milano, Emergency Milano, Feneal-Uil Milano, Filca-Cisl Milano, Fillea-Cgil Milano, Legambiente, Libera Milano, No Razzismo Day, Uil Milano. Primo Marzo, anche se in realtà quest’ultima era invisibile. Si sono accostati davanti all’uscita della stazione centrale di Milano. Sotto gli occhi curiosi dei passanti verso 17:45 delle bandiere rosse ronzano nei dintorni di un soppalco girato verso la strada e non verso la piazza dove si attendeva di arrivare una valanga di gente. Due o tre tavolini sparsi vicino al soppalco. propongono qualche depliant delle associazioni, propongono dei libri a prezzi alquanto salati. Delle persone girano carichi con dei zaini enormi, in mano hanno dei giornali. Non sono i solito giornali che di solito si distribuiscono gratuitamente in queste occasioni. Una signora mi porge un foglio, stranamente non mi ha chiesto dei compensi. Il foglio è scritto in lingua francese. Ah ecco! L’esemplare depliant che sbaglia target. “Cahiers internationalistes, organ du Parti communiste International…”. Fronteè scritto in lingua Francese, ma nel retro poi noto che è anche in italiano. Algeria, Tunisia, Egitto, Libia…PROLETARI, COMPAGNI! La lotta è solo agli inizi…..il programma comunista.
In giro di qualche minuto una domanda è sulla bocca di alcuni dei partecipanti. Chi ha rubato il Primo Marzo a Milano, e perché le bandiere gialle quest’anno si sono colorate di rosso con quei disegni strani (disegni che hanno terrorizzato l’Albania per mezzo secolo)?Qualche discorso fatto di frase fatte, qualche testimonianza di cittadini stranieri, un comico italiano che porta le vesti di uno straniero non poteva non toccare il Premier Berlusconi e il lato B di Ruby, l’intervento del tutto inutile di una attivista fatto di parolacce e discorsi volgari (come per esempio: quando gli politici sono in bagno a fare i bisogni, queste parole sono le mie perché le sue non si potevano sentire e scrivere ne meno) discorsi che rubavano qualche misero applauso agli simpatizzanti del Partito Marxista-Leninista Italiano.24h senza di noi. La giornata senza immigrati. 1° MARZO 2011:MILANO IN PIAZZA DUCA D’AOSTA. Ha aspettato a lungi l’arrivo degli immigrati dopo aver finito di lavorare. Da quando in quando gli immigrati escono dagli uffici (dopo aver finito di lavorare) alle 18 di sera? Insomma in attesa cercavo freneticamente di trovare tracce di cittadini albanesi, poiché come hanno dimostrato in tanti occasioni, le associazioni non perdono tempo dietro a queste stupidate che alla fine non guadagnano nulla (questa è la logica delle associazioni albanesi in Italia). Quando stavo per perdere le speranze, incontro Artur un’albanese, forse l’unico presente. Mentre assumeva la nicotina lasciata dal fumo della sigaretta, si dice di essere deluso per la mancanza di partecipazione in questo evento cosi importante, delle associazioni albanesi e i loro membri. Mentrespara le ultime parolacce al PMLI dice che deve tornare a casa, è l’ora di cena, oggi era lo sciopero degli stranieri, ma non quella della fame. Attraversa la piazza dove tra passanti e curiosi erano presenti una centinaia di persone e se ne torna a casa con la voglia di strapare quelle bandiere rosse con quei disegni strani senza la minima voglia di leggere il loro programma.
In compagnia delle bandiere rosse, con la voglia di vedere la piazza invasa dalla gente amante del colore giallo (simbolo della giornata), In assenza del Coordinamento Nazionale Primo Marzo, ma in attesa dei partecipanti che non si sono mai presentati si è conclusa a Milano la giornata cosi tanto attesa del 1° MARZO 2011: 24 ORE SENZA DI NOI, MIGRANTI E AUTOCTONI, “ESTRANEI” AL RAZZISMO