Tanti i cittadini che non hanno lasciato Milano durante l’agosto. Molti sono di origine straniera, ma in verità più che turisti sono residenti. Un viaggio di Janni Cajku Luan Cejku tra le vie della città meneghina per ricomporre il puzzle delle nazionalità che la rendono viva.
È un abitudine degli italiani partire durante il mese d’agosto, rientra nel loro bagaglio di nozioni. C’è chi sceglie di andare al mare all’estero o in Italia, e chi non rinuncia a qualche giorno in montagna. Ma non è per tutti così. Di fatto, da una ricerca del Censis emerge che a partire sarebbero stati soprattutto i giovani (18-34 anni; 53,6%), meno gli anziani (65 anni e oltre; 37%), e di più i residenti del Nord-Ovest (54,8%) e del Nord-Est (42,6%) rispetto a quelli del Sud (30,8%). Comparato alla scorsa estate, c’è la tendenza a ridurre la durata del soggiorno, sia per i viaggi in Italia che all’estero. Aumentano solo le vacanze brevi entro i confini nazionali (si passa dal 18,1% al 23,6% degli italiani), mentre le vacanze lunghe in Italia passano dal 16,7% all’11,5%. Per Censis, quindi: niente vacanze quest’estate per sei italiani su dieci.Il trend dell’estate 2010 emerge da un’indagine realizzata dalla Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto Emg su un campione di 1.200 italiani maggiorenni. Tre italiani su quattro hanno infatti scelto, quest’anno, di trascorrere le vacanze nel proprio Paese. È la Puglia la regione più gettonata mentre per Veneto e Abruzzo si registra un vero e proprio boom. Invece, il 27,3% che ha deciso di andare all’estero, rimane sempre attratto dalle capitali europee e da località marine ed esotiche, come il Mar Rosso. La città meneghina manca in determinati destinazioni, non possiede il mare. Le montagnee i laghi sono un po’ distanti. Tuttavia il comune di Milano ha ben pensato ad aggiungere ai vari monumenti e luoghi interessanti, un programma ricco di eventi, mostre, concerti, visite guidate alla scoperta di quei posti particolari che anche i residenti conoscono poco. Un modo per intrattenere i cittadini che non partono durante il mese d’agosto e i suoi numerosi turisti.
Milano sembra di aver avvertita meno delle altre città la crisi economica che ha reso complice tutto il mondo. Infatti le sue strade hanno perso il solito rumore e i marciapiedi sono meno affollati. La metropolitana è quasi vuota, i pochi passeggeri sono quasi tutti stranieri ma non solo turisti. La maggior parte sono immigrati che vivono in Italia e non sono riusciti a partire, di conseguenza devono continuare a lavorare.Una semplice giornata d’agosto nella città lombarda più o meno sarebbe cosi: la portinaia, una gentile signora peruviana saluta con un sorriso smagliante il postino senegalese. Mentre lucida il vetro del portone, lei lo invita ad appoggiare la posta al solito posto per poi smistarla con calma. Sulla destra, appena giri l’angolo appare un’edicola stranamente aperta. Il giornalaio con accento pugliese prega cortesemente la sua collaboratrice: una signorina indubbiamente dell’India di passarli un mazzolino di biglietti e spostare le riviste più a destra senza far cadere gli orologi dorati, confezionati in un scatola bianca coperta di polvere.Un uomo mostra alla sua bambina le papere che nuotano nell’acqua del Naviglio. La bambina vuole dare il suo biscottino ai sei piccoli che nuotano vicino alla loro mamma. Si sente un rumore. La terra incomincia a tremare. Per chi abita in Via Ripa di Porta ticinese, è più che normale. È in arrivo il Tram numero 2, lasciati di proposito in circolazione perché sono un elemento distintivo della città meneghina, rappresentano un pezzo di storia del trasporto pubblico milanese. Una signora elegante con l’accento dell’Est chiedeal conducente dove si trova Viale Cassala. “Signora! Non mi deve disturbare mentre guido, c’è pure scritto”, risponde il conducente. “Mi perdoni, ma sono straniera non conosco Milano” controbatte la signora imbarazzata. “Io sono siciliano e questa volta faccio uno strappo alla regola. Scenda alla seconda fermata”. Le scale per salire sulPonte delle Milizie sono bloccate. Stano pulendo i muri scarabocchiati dai vandali della notte. È un classico a Milano vedere i muri coperti di queste scritte astruse, spiega un ragazzo peruviano mentre passa il pennello sulla scritta “No Lega Nord”. “Che stai combinando? – gli urla un suo collega – non cancellare quella scritta. A noi rumeni piace cosi tanto leggere quella frase”. Effettivamente non stava male, ma i muri della città sono belli solo se sono puliti. I filobus n.90 e 91 che percorrono la circonvallazione esterna passano vicino a Via Sardegna, spiega Sciùra Maria ad una giovane giapponese. Sciùra Maria, ovvero, Maria Bertoglio da due anni è andata in pensione di conseguenza ha chiuso l’ultima “LATTERIA”milanese, aperta nel 1958. Ora trascorre il suo tempo girando il mondo in compagnia di suo marito.Via Sardegna è bloccata. Mettono in ordine le tubature del gas. A dirigere la squadra è un isolano (sardo), invece gli operai sono albanesi, marocchini, rumeni, egiziani, un bulgaro, un nigeriano e tre italiani. Nel negozio di fronte una signora egiziana aiutata dalla sua bambina (entrambe portano il velo)sistema i dolci sulla vetrinetta dove c’è scritto “Pane e Fantasia”. In Via Washington il Tabaccaio è chiuso, il distributore automatico non funziona, un ragazzo scende dalla bicicletta e osserva gruppi di persone che popolano la via. Sono tedeschi, americani, inglesi, francesi ecc., escono dal Marriott Hotel.Al bellissimo bar “La Belle Epoque” di Stefani Clerici, meneghina di porta cicca (Porta ticinese), Francesco Magenta prepara dei buonissimi cocktail per un gruppo di 15 giapponesi che posano davanti ad un’incantevoledipinto sul muro, firmato da Rabie Nerguti: una giovane pittrice albanese studentessa di Brera.
Juliette Niko, in Italia da trentotto anni cittadina ungherese, svedese e italiana ricama dei gustosissimi piatti per l’aperitivo e Romeo, un ragazzo albanese sistema i tavoli dove era seduto un gruppo di arabi. Quanto pare per chi viaggia, il Ramadan può essere interrotto. Fare l’aperitivo in questo bar “fa figo” come si dice a Milano. Nella maggior parte dei negozi di Piazza Wagner ci sono cartelli con soscritti “Siamo chiusi per ferie”. Via Margherail negozio di parrucchiere “Bel vedere production Milano” è pieno di clienti. Yoandy, un giovane cubano allestisce un’acconciatura stravagante ad una ragazza russa in occasione della sua cerimonia nuziale. Qualche passo in più si arriva in Piazza del Duomo. Nel luogo in cui sorge il Duomo,in ogni mese dell’anno c’è sempre un via vai di persone. Una bandiera rosso-nera si muove dal vento sul balcone del Consolato generale della Repubblica di Albania, Piazza Duomo 17 – 20121. In questa piazza gli italiani sembrano una nicchia di persone. Il Duomo di Milano, monumento simbolo del capoluogo lombardo, è dedicato a Santa Maria Nascente ed è situato nell’omonima piazza nel centro della città. Per superficie, è la quarta chiesa d’Europa, dopo San Pietro in Vaticano, Saint Paul a Londra e la cattedrale di Siviglia. Questa è un panorama generale della città meneghina durante il mese d’agosto dove i stranieri fanno da padroni di casa e mandano avanti la baracca.