Circa 300 persone hanno partecipato all’iniziativa, a carattere nazionale ed europeo, “1° Marzo – 24 ore senza di noi” che si è svolta nel pomeriggio a piazza Saffi.
Il Comitato promotore “1° Marzo-FC”, che per l’evento ha scelto il colore giallo come simbolo d’indipendenza dai partiti, ha raccolto oltre 40 adesioni da parte di associazioni e comunità immigrate provenienti da tutta la provincia, molti di Cesena, oltre alle due consulte degli immigrati di Forlì e Cesena, al sindacato Cgil e ad alcuni partiti.
In piazza tanti bambini di diverse origini hanno socializzato giocando con palloncini e colori. Dal microfono sono stati scanditi slogan in difesa degli immigrati di Rosarno, per chiedere una nuova legge sulla cittadinanza per i cittadini extracomunitari, per facilitare il ritiro dei documenti di soggiorno per i nuovi cittadini e per denunciare le discriminazioni e il razzismo.
Inattesa e molto apprezzata la partecipazione del primo cittadino forlivese, Roberto Balzani, che ha salutato tutti i manifestanti rispondendo anche ad alcune domande poste dagli immigrati. Tra i banchi delle associazioni è venuto anche l’assessore comunale al welfare, Davide Drei, che ha preso parola nella conferenza pubblica serale. La manifestazione si è conclusa con l’esibizione di percussionisti africani e di alcuni musicisti della banda “Spartiti per Scutari”. La giornata è proseguita con un’affollatissima conferenza-dibattito, nella sala di via Bruni, in cui sono intervenuti: il giornalista albanese, Darien Levani, la scrittrice brasiliana, Rosana Crispim Da Costa, che ha presentato in anteprima il nuovo libro “Rondini e ronde, scritti migranti per volare alto sul razzismo”, il responsabile di “Associna” e dell’associazione “Seconde generazioni”, Cile Hu, il presidente della Consulta degli immigrati di Forlì, Imed Raies, e il responsabile immigrazione della Cgil Forli, Michele Bulgarelli.
Considerata la buona partecipazione, i promotori del “Comitato 1° Marzo-FC”, presenti anche su Facebook, hanno annunciato di voler promuovere nuove attività pubbliche per sensibilizzare la cittadinanza sui temi del razzismo e delle discriminazioni, per favorire lo scambio tra le diverse culture e sostenere nuove leggi più rispettose dei cittadini immigrati.