Musica, teatro, cinema, editoria, arte contemporanea e turismo. Per sviluppare progetti di cooperazione e di integrazione nel campo della cultura si sono incontrati a Bari il ministro albanese della Cultura Mirela Kumbaro e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
“Nei Balcani ci sono possibilità infinite di collaborazione e di cooperazione – ha detto Emiliano – basti pensare che sia la Puglia che l’Albania affacciano sul mare Adriatico. Insieme siamo un pezzo importante dell’evoluzione della storia di questo mare e del suo percorso verso la libertà, in grado di provare a spiegare la nostra civiltà. Dobbiamo cercare di rendere operativi progetti che possano restare nella memoria collettiva. Dobbiamo costruire itinerari culturali e artistici tra Puglia e Albania, anche tra le singole città e i singoli siti”.
Uno su tutti potrebbe essere legato al Teatro Petruzzelli. Non a caso il ministro della Cultura, accompagnata dal Console Generale d’Albania a Bari, Ermal Dredha, ha visitato il politeama in concomitanza delle prove de “Le nozze di Figaro” per la regia di Chiara Muti e la direzione di Matthew Aucoin, opera inaugurale della stagione operistica 2016, e la mostra “La poesia della tavola da Giuseppe De Nittis a Felice Casorati” allestita nel foyer.
L’incontro potrebbe porre le basi per una futura collaborazione tra il Teatro Petruzzelli ed il Teatro Nazionale d’Opera e Balletto (Teatri Kombetar i Operas dhe Baletit) di Tirana.
L’ipotesi sulla quale si sta lavorando è quella di avviare una collaborazione transfrontaliera, da inserire all’interno della strategia adriatico-jonica. Si è sviluppato in questo senso un confronto lungo e articolato, al quale ha partecipato l’assessore allo Sviluppo economico e al Turismo e alla Cultura della Regione Puglia, Loredana Capone, alla ricerca di percorsi culturali e artistici comuni e condivisibili.
Capone ha sottolineato il dato economico che fino ad ora ha legato i due paesi: “Nel 2014 – ha detto siamo cresciti nella esportazione verso l’Albania del 34,6 %. Abbiamo avuto la possibilità di crescere perché abbiamo regolato meglio i nostri rapporti che prima, a dir la verità, quasi non esistevano. Il valore della percentuale però è sottodimensionato rispetto a quello che noi possiamo fare. Occorre stabilire una intesa che riesca nel suo risultato finale. Noi siamo assolutamente pronti ad incrociare le nostre esperienze”.
Dopo la visita al sindaco di Bari Antonio Decaro, il ministro Kumbaro ha incontrato il sindaco di Lecce Paolo Perrone a cui ha sottolineato l’evoluzione dei rapporti tra l’Albania e la Puglia: “Qui non giungono più solo migranti ma artisti, imprenditori, professionisti, studenti. E d’altronde sempre più italiani vanno a vivere in Albania. L’Albania e la Puglia sono due finestre vicine sulle sponde dell’Adriatico. Non si tratta di costruire qualcosa di nuovo, le cose esistono già. È sufficiente rafforzare i legami politici, perché i ponti culturali, artistici e umani ci sono da tempo”.
Quel che serve oggi sono i “ponti istituzionali” per agevolare gli scambi, “la sfida – ha detto Perrone – è quella di strutturare una relazione con il Governo albanese”, e i “ponti culturali” che vadano da itinerari turistici integrati a forme di sinergia territoriale come quella a sostegno della candidatura del Salento a “patrimonio dell’umanità dell’Unesco”.
“Siamo aperti a scambiare informazioni e collaborare con le autorità salentine. In Albania – ha detto il ministro – abbiamo già tre importanti siti che vantano tale titolo. Due città e un grande parco archeologico”. Sono Argirocastro nell’Albania meridionale, una delle più antiche città del Paese e testimonianza dell’incontro tra la cultura greca, romana, bizantina, turca e albanese, che è stata inserita nella lista nel 2005. L’altra è Berat, la “città delle pietre” fondata nel IV secolo avanti Cristo e testimonianza di convivenza di più religioni nei secoli, aggiunta al patrimonio Unesco nel 2008 come “raro esempio di città ottomana ben conservata”. Poi c’è il Parco nazionale di Butrinto, inserito nel 1992, al confine con la Grecia e abitato sin dalla Preistoria.
“Rappresentiamo – ha detto il ministro – un giovane ingresso nelle liste dell’Unesco e quindi siamo aperti a scambiare più informazioni possibili con le autorità del Salento, a collaborare e vedere come sostenerne la candidatura”.
“La vicinanza con l’Albania – ha detto Perrone – non è solo geografica, ma è soprattutto culturale e diventerà base per nuovi progetti. Oltre ad inaugurare una nuova fase di collaborazione per la candidatura del Salento a patrimonio mondiale dell’Unesco, penso ad itinerari comuni e integrati per permettere ai viaggiatori che arrivano a Lecce di proseguire verso le città e le coste albanesi, e viceversa”.