Il Sudafrica è una terra nata nera, nera nelle radici e di nero si è tinto anche il suo destino. La terra dei Boscimani, nativi del Sudafrica da oltre 20 mila anni che gli studi paleoantropologici ( studi dei resti fossili) hanno rilevato costituiscano uno dei più antichi rami dell’evoluzione dell’uomo che conosciamo.
Fino a pochi decenni fa la terra del Sudafrica è stata conquistata e convertita dai bianchi.
Le colonizzazioni iniziarono nel lontano XVII sec. con gli olandesi, seguirono i britannici nel XVIII sec. e da lì un susseguirsi di combattimenti, alleanze per la sopravvivenza e lotte intestine tra i diversi gruppi etnici.
Dopo la vittoria alle elezioni del Partito Nazionale, nel 1948, la famosa politica di apartheid (separazione) comunemente conosciuta come “segregazione razziale” prese forma e lungo piede.
Una separazione tra le varie etnie, allontanamento dei neri dalle zone cosiddette “bianche”, i permessi di circolazione per i nativi nelle aree che per storia e tradizione erano sempre state loro ma che, tra colonizzazioni ed odi suscitati nel tempo erano finite in mano ai bianchi.
Una politica discriminante atta a sfruttare tutto ciò che si potesse ricavare dalla ricca Africa meridionale.
Una politica di nascita boera, olandesi trasferiti in Sudafrica, che per la durezza e la costante applicazione portò nel 1960 l’ONU a dichiararla crimine contro l’umanità ed a dare vita ad un movimento internazionale.
Un crimine di cui la storia porta pesanti testimonianze, una su tutte il 21 Marzo del 1960 nella città di Sharpeville, in Sudafrica, durante una manifestazione pacifica contro la politica di apartheid che incombeva nello Stato governato dal Partito Nazionale la polizia sudafricana si è espressa in una sparatoria prendendo la vita di 69 persone di pelle nera.
Quelle vite e migliaia di altre nel mondo vengono ricordate annualmente il 21 Marzo nella Giornata Internazionale Contro la Discriminazione Razziale.
Ed è nel rispetto della dignità umana e del valore delle differenze che a Parma è nata la settimana dedicata alla “Campagna contro il Razzismo” promossa dalla Regione Emilia-Romagna nonché, a livello nazionale, dal Ministero per le Pari Opportunità e l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR).
Un’iniziativa che ha preso il via il 17 Marzo scorso con il coinvolgimento giorno per giorno dei licei parmigiani.
Con l’attivazione degli stessi studenti parmigiani che in un clima di raffronto hanno discusso e proposto il giusto comportamento da mantenere contro il razzismo.
Si sono confrontati con gli anziani parmigiani e, tramite saggi preparati da loro e portando letture di autori stranieri e racconti di vita e di storia mondiale, hanno aperto una finestra di conoscenza sugli stranieri che abitano Parma.
Ma ciò che di sicuro coinvolgerà inevitabilmente l’intera cittadinanza è la campagna di sensibilizzazione contro il razzismo promossa sugli autobus, fortemente voluta dal consigliere provinciale Massimo Pinardi, che è stata accolta e sponsorizzata dalla Provincia di Parma e dai gestori delle linee urbane. (TEP)
“Non passa giorno che si apprendano notizie di comportamenti discriminatori e addirittura violenti che si consumano sulle linee di trasporto della TEP. Tali notizie non possono che suscitare in tutti noi, amministratori pubblici e cittadini ,sincera preoccupazione per quello che accade su uno dei servizi di trasporto pubblico giudicato tra i migliori in campo nazionale” – dice Massimo Pinardi, consigliere provinciale che più volte ha denunciato il bisogno di una presa di coscienza contro il razzismo nelle linee urbane.
“L’iniziativa di coinvolgere la gente contro ogni forma di razzismo e discriminazione è da salutare positivamente, così come sarà altrettanto importante monitorare il fenomeno e porre in essere provvedimenti severi nei confronti dei soggetti che contravvengono alle leggi”,- conclude.
Sui bus infatti, da giovedì scorso si trovano riposte delle locandine ad hoc che aiuteranno a sensibilizzare ed a indirizzare chiunque si senta minacciato dal razzismo.
A tutte le persone discriminate ed anche a quelle che vogliano aiutare chi è vittima del razzismo la provincia ha messo a disposizione il numero verde 800 662 200 sempre attivo.
La partecipazione altissima e proficua alla settimana dedicata alla Campagna contro il Razzismo a Parma, che fino ad ora ha visto coinvolti i liceali e gli anziani che riposano nelle varie strutture della città fa sperare in una migliore e massiva presenza dei cittadini oggi, 23 Marzo, chiusura della Campagna Contro il Razzismo.
“Le donne di marzo 2013” sarà questo il titolo dell’ultimo appuntamento della Campagna che prenderà vita nel nuovo Centro Interculturale di Parma in via Bandini.
La giornata vedrà l’inaugurazione di una nuova sede dedicata alle donne immigrate di prima e seconda generazione intitolata “Hina” in memoria della giovane liceale pakistana uccisa dal padre perché voleva vivere all’occidentale.
Un appuntamento organizzato con il sostegno dell’Associazione “Milleunmondo”, Comunità Senegalese, “Donne di qua e di la” ed il contributo della Provincia di Parma.
Seguirà un approfondimento di studi presentato da Teresa Serra (Ausl di Parma) ed un spettacolo teatrale sulle difficoltà di diventare mamma in terra straniera lontano dal proprio paese e sui bambini stranieri nati in Italia.
Il tutto sostenuto e realizzato grazie alla collaborazione tra il Centro Studi Ausl di Parma, l’Università parmense e le associazioni “Futura” e “Il Pozzo di Sicar”
“L’uomo è malvagio e indomabile se lasciato al suo ego. Siamo animali pensanti che dimenticano di ragionare, che ignorano il sapere ed elogiano la supremazia del più scaltro e possente”
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