Per i bambini albanesi che vivono ad Asti, il campanello della scuola ha suonato anche questo sabato, il 14 ottobre, 2017.
Una data da non scordare mai! È stato un suono strano, diverso. Di solito di sabato dormono fino a tardi. Ma oggi, e altri sabati che verranno, il campanello suonerà per chiamarli a seguire le lezioni non in italiano, ma nella lingua dei loro genitori, nella lingua che parlano nelle loro case, quella albanese. A scuola aspettano le maestre Mimoza Prendi Mustafa, Lindita Faruku, Esonela Zekthi, Natasha Koçi e Vilma Prendi.
Vestite con grembiuli bianchi e piene di emozioni, loro gli aspettano davanti alla porta sorridendo. Sono 36 bambini di età da 5 a 16 anni che corrono nei corridoi. Entusiasti e armati di voglia per conoscere come si scrive la lingua dei loro antenati, conoscere la geografia (le montagne, laghi e fiumi, le nomi delle città), conoscere la storia degli illiri e degli “shqiptarë”.
Avranno spazio le poesie, le canzoni, le danze e personaggi famosi.
Sono passati 26 anni da quando la comunità albanese risiede in questa piccola città piemontese, terra del vino. Finalmente l’Associazione Assoalbania Imprenditori del Piemonte, come sempre anche questa volta è riuscita a mantenere la promessa. Dopo tanti incontri con la giunta precedente, con il sindaco Brignolo, sono riusciti a trovare un luogo per permettere ai bambini della comunità albanese di imparare la loro lingua. La sede è il CPIA, in piazza Leonardo Da Vinci.
Nell’inaugurazione del primo giorno di scuola erano presenti il presidente dell’Assoalbania per l’Italia il signor Nikolin Gjeloshi, rappresentante di Asti, presidente Dede Kola, l’assessore dell’istruzione, sport e Università del Comune di Asti, Walter Rizzo, l’ex ambasciatore in Germania, il giornalista Kamber Faruku, un rappresentante della chiesa cattolica di Casale, Don Martin e tanti altri cittadini albanesi dalle città vicine.
Il vice presidente dell’associazione, il signor Hasan Bulcari ha dato il benvenuto ai bambini e alle famiglie, ricordando l’importanza dell’insegnamento della lingua e i suoi valori. Lui ha ricordato che a presto finiranno i lavori iniziati già in costruzione dell’edificio nuovo, in Via Marmora 16.
Le cinque maestre sono maestre laureate in Albania. Abbiamo chiesto che cosa desiderano a trasmettere ai bambini. La responsabile del gruppo docente, Mimoza si è espresso che metterà tutte le sue energie a fornire i bambini con strumenti giusti, per poter esplorare il mondo del sapere attraverso la ricca lingua albanese. Lindita desidera a trasmettere l’amore e l’orgoglio delle loro radici. Maestra Natasha vorrebbe trasmettere le conoscenze sulle tradizioni, usi e costumi del loro popolo antico e Esonela ceni storici. Le difficoltà che ha dovuto attraversare il popolo albanese per sopravvivere dalle occupazioni stranieri.
Il programma didattico è stato preso come modello dalla scuola di Parma, con la quale si è stretta una bella collaborazione di scambio di esperienza e fornitura dei libri.
L’orario scolastico è dalle ore 9:00 alle 12:00. Il servizio viene fornito a titolo gratuito e volontario.
L’apertura di questo grande evento è stato accompagnato con musica, canzoni e recitazioni da bambini e ragazzi in lingua albanesi. Non sono mancati i fiori per le maestre e il buon cibo.