Finalmente i 683 studenti extracomunitari delle università emiliane-romagnole possono studiare con più tranquillità, grazie all’erogazione, seppur ridotta, delle borse di studio.A dicembre dopo la pubblicazione da parte dell’Er-Go (Ente regionale per il diritto allo studio) delle graduatorie predefinitive per le borse di studio, sono stati esclusi dalla borsa di studio gli studenti stranieri del primo anno.
C’è stata, quindi, una protesta davanti alle sedi emiliane-romagnoli di Er-Go ed una richiesta alla Regione Emilia Romagna. Dopo diversi incontri e trattative con l’assessorato della Scuola, la formazione professionale, l’università e la ricerca, e il lavoro della regione ER, si sono visti i primi risultati. Tutti gli studenti idonei che sono negli studentati, da gennaio 2012, non dovranno più pagare la retta per l’alloggio.
Non è stato meno importante il contributo delle singole università le quali, chiamati in causa da parte delle associazioni, hanno stanziato un fondo extra. Alma Mater Studiorum ha stanziato 500 mila euro. Assieme alle associazioni degli studenti extracomunitari (Unione degli studenti Albanesi di Bologna-USAB, ASSOCUBO – Associazione degli studenti e studiosi cinesi a Bologna, ASCAI – Associazione dei Camerunesi in Italia) si è deciso di pagare a 290 studenti un importo come borsa di studio di 1866 euro.
L’ateneo di Modena e Reggio Emilia hanno deciso che i 71 assegnatari di borsa di studio residenti nelle strutture Ergo avranno la sospensione del canone d’affitto, oltre a una borsa di studio forfettaria di 800 euro. Per quanto riguarda i 53 studenti non alloggiati in Er-Go avranno 1500 euro forfettari di borsa di studio.
L’Università di Ferrara ha deliberato lo stanziamento di 276.684 euro per la copertura delle borse di studio per studenti extracomunitari idonei ma non assegnatari. Tale stanziamento copre la totalità delle borse di studio nell’ateneo ferrarese. L’università di Parma ha stanziato 200 mila euro, ai quali si aggiungono 43.529 euro tolti dalle associazioni studentesche alle loro attività. Cosi agli studenti residenti che vivono negli studentati verranno erogati 2.000 euro oltre all’esenzione dal pagamento dell’affitto, mentre agli studenti non residenti negli studentati verranno erogati 3.500 euro.
Le associazioni studentesche Udu (Unione degli Universitari), USAB (Unione degli studenti albanesi di Bologna), ASSOCUBO (Associazione degli studenti e studiosi cinesi a Bologna), ASCAI (Associazione degli Camerunesi in Italia), Associazione Africani di Modena e le altre associazioni studentesche dell’Emilia Romagna che hanno portato avanti la causa sono soddisfatti degli risultati che sono frutto della collaborazione con le autorità regionali e universitarie. L’obiettivo del momento è quello di fare in modo da che fino alla fine di questo anno accademico si trovino altri fondi in modo da pagare l’importo completo della borsa di studio.
Inoltre, quest’anno la regione Emilia Romagna, insieme all’Er-Go, sta lavorando alla pianificazione delle borse di studio per il prossimo triennio. Le associazioni sono in continuo contatto con la regione in modo da poter garantire che non ci siano discriminazioni del genere e che tutti gli studenti abbiano diritti uguali. Siamo sicuri, però, di poter dialogare con questa amministrazione la quale ha mostrato di avere la giusta sensibilità quando si tratta di garantire eguali diritti a tutti gli studenti degli atenei emiliani. Comunicazione inviata all’Assessore regionale Patrizio Bianchi per la Scuola, formazione professionale, università e ricerca, lavoro da parte delle associazioni di studenti stranieriIn data 9/12/2011 Er.
Go ha pubblicato sul proprio sito un comunicato in cui pubblicizzava la copertura del 96,1% delle borse di studio relative alla regione Emilia Romagna con uno stanziamento complessivo di più di 64 milioni di euro. Inoltre spiegava che avrebbe pagato le borse di studio a tutti gli studenti iscritti agli anni successivi e a tutte le matricole comunitarie, mentre alle matricole extracomunitarie sarebbero state pagate solo 10 borse di studio per ciascuna università. In totale sarebbero state pagate 16822 borse di studio. Gli idonei che non avrebbero beneficiato della borsa di studio sarebbero stati 683 e sarebbero stati tutte le matricole extracomunitarie degli atenei dell’Emilia Romagna.
Di conseguenza, considerando il numero totale delle matricole idonee, è stata garantita la borsa di studio al 100% delle matricole comunitarie (7500 su 7500 circa) e addirittura solo al 5,53% delle matricole extracomunitarie (40 su 723). Le borse date alle matricole extracomunitarie rappresentano quindi solo lo 0,5% delle borse erogate alla totalità delle matricole.
A questo numero vanno inoltre aggiunti gli studenti extracomunitari (circa 50 in tutta la regione) che si sono laureati nei mesi da settembre a dicembre e che (su richiesta di Er.
Go) hanno originariamente fatto la domanda di borsa di studio per anni successivi e poi saranno automaticamente inseriti nelle graduatorie per matricole.
In questi giorni numerosi studenti extracomunitari si sono recati negli uffici dell’Er.
Go della regione per chiedere come mai fosse stata effettuata questa scelta, ricevendo ovunque la stessa risposta: Er.
Go aveva osservato il bando che prevede (secondo loro) solo 10 borse di studio per le matricole extra-comunitarie per ciascun ateneo.
Però il bando per le borse di studio alla pag. 11 articolo 9 comma 2 lettera c prevede il pagamento di almeno 2029 borse di studio “Per studenti iscritti al primo anno dei Corsi di Laurea, di Laurea specialistica e Magistrale a ciclo unico e Scienze della Formazione Primaria di Modena e Reggio Emilia” senza fare alcuna distinzione tra studenti comunitari ed extracomunitari (in nessun altro punto del bando viene fatta questa distinzione, neppure nella definizione dei destinatari dove distingue solo tra studenti degli anni successivi e matricole). Al contrario Er.
Go ha deciso di destinare queste borse (passate da 2029 a più di 7500) ai soli studenti matricole comunitari, realizzando due graduatorie separate tra matricole comunitarie ed extracomunitarie, ed assegnando solo 40 borse alle matricole extracomunitarie, basandosi sul successivo comma 3 dell’articolo 9 dove si parla però di “riserve” di borse di studio.
Inoltre la normativa nazionale sul diritto allo studio (legge 390/91) prevede espressamente all’art. 7 comma 1 lettera a) che “l’accesso ai servizi e alle provvidenze economiche è garantito a tutti gli studenti iscritti nelle università che hanno sede nella regione, secondo criteri di parità di trattamento, indipendentemente dalle aree geografiche di provenienza e dai corsi di diploma e di laurea cui gli studenti stessi afferiscono;” e all’art. 20 comma 1 “Gli studenti di nazionalità straniera fruiscono dei servizi e delle provvidenze previste dalla presente legge e dalle leggi regionali nei modi e nelle forme stabilite per i cittadini italiani” e al comma 2 “Gli studenti di cui al comma 1 fruiscono dei servizi e delle provvidenze per concorso”.
Ancora il D.
P.
C.
M. 9 aprile 2011 all’articolo 4 comma 7 parla esplicitamente del caso in cui le borse di studio non vengano assegnate a tutti gli studenti idonei affermando “Qualora una regione o provincia autonoma preveda, sulla base delle risorse disponibili, che non sia possibile concedere i benefici a tutti gli studenti idonei al loro conseguimento, può precedere alla definizione di graduatorie per la loro concessione sulla base delle seguenti modalità: a) per gli iscritti per la prima volta al primo anno di tutti i corsi, attraverso l’approvazione di un’unica graduatoria degli idonei, senza alcuna differenziazione per corsi, definita in ordine crescente sulla base dell’Indicatore della situazione economica equivalente”Infine il “Testo unico delle disposizioni concernenti la disc
iplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero” all’art. 39 comma 1 afferma “In materia di accesso all’istruzione universitaria e di relativi interventi per il diritto allo studio è assicurata la parità di trattamento tra lo straniero e il cittadino italiano, nei limiti e con le modalità di cui al presente articolo” e all’art. 43 comma 1 afferma “Costituisce discriminazione ogni comportamento che, direttamente o indirettamente, comporti una distinzione, esclusione, restrizione o preferenza basata sulla razza, il colore, l’ascendenza o l’origine nazionale o etnica, le convinzioni e le pratiche religiose, e che abbia lo scopo o l’effetto di distruggere o di compromettere il riconoscimento, il godimento o l’esercizio, in condizioni di parità, dei diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale e culturale e in ogni altro settore della vita pubblica.”Alla luce della nostra interpretazione del bando e degli articoli di legge sopra citati riteniamo che la soluzione più semplice per risolvere il problema dei sopracitati studenti extracomunitari sia, da un lato, prevedere (come definito dalla legge e dal bando) una graduatoria unica per tutti gli studenti comunitari ed extracomunitari matricole dei corsi di laurea basata sul reddito (la legge sul diritto allo studio per il primo anno prevede infatti una valutazione ex post del merito per le matricole), dall’altro, prevedere un ulteriore stanziamento di 2.988.395 euro necessario per garantire la copertura e il pagamento delle borse di studio al 100% degli aventi diritto.
Coprire il 100% delle borse di studio della nostra regione non è solo una scelta economica, ma politica, fondamentale per garantire la valorizzazione e la crescita del sistema universitario della nostra regione. Garantire la borsa di studio a tutti gli studenti extracomunitari idonei è un atto di civiltà essenziale, particolarmente importante per una regione come l’Emilia Romagna che si è fatta sempre garante della multiculturalità e dell’integrazione.