Lo scorso 30 maggio, un gruppo di membri di “Shkodra Life” ha partecipato nel pellegrinaggio che si svolge ogni anno nella cittadina di Genazzano, nella regione Lazio dedicato alla Madonna del Buon Consiglio, per gli albanesi Zoja e Shkodrës.
Il legame di Shkodra e dell’Albania con la figura della Santissima Madre è indissolubile nei secoli, che né le varie invasioni, né le persecuzioni hanno potuto rompere. L’Albania, paese orgoglioso dell’altra sponda dell’Adriatico, conobbe la fede cristiana direttamente dalla parola di San Paolo e Sant’Andrea e verso la fine del IV secolo D.
C. diede vigore alla fede mariana. Proprio in una chiesa mariana ebbe inizio il secolare pellegrinaggio verso Genazzano. La leggenda vuole che l’affresco rappresentante la Santissima Madre con il Bambino venisse staccato dal muro dove era appeso nella chiesetta di Shkodra e, avvolto in una luminosa nube protettrice, accompagnato da due albanesi, prendesse il volo verso l’Italia per poter salvarsi dal rischio della profanazione dalle orde turche ormai alle porte della città. Il miracoloso viaggio si concluse nel Vespro del 25 aprile 1467, in un’antica e fatiscente chiesa agostiniana di Genazzano, cittadina nel cuore della cristianità europea. L’affresco e i due albanesi, Georgis e De Sclavis, due valorosi guerrieri di Skanderbeg che lo accompagnarono in questo viaggio, erano i primi pellegrini di questo ormai tradizionale pellegrinaggio. Andando contro tutte le avversità storiche remote o recenti, i pellegrini albanesi non sono mai mancati all’appuntamento con la Signora di Shkodra a Genazzano.E proprio sulle orme dei loro avi, questo gruppo di pellegrini dell’era moderna si sono presentati l’ultima domenica del maggio scorso all’appuntamento con la Madre e la fede, riunendosi ad altri connazionali arrivati da tutte le parti d’Italia e al gruppo di 50 pellegrini arrivati da Shkodra con a capo il Sindaco della città. La messa celebrata in lingua madre da sacerdoti giovanissimi, simbolo della rinnovamento e della continuità della fede cristiana, i canti durante la celebrazione cantati in albanese insieme ad altri anche dai cantanti del coro e dagli strumentisti dell’Associazione “Shkodra Life”, faceva sentire la presenza della Divina Madre in ognuno di loro. Ecco la vera testimonianza dei miracoli di Zoja e Shkodrës. Il suo popolo unito per l’ennesima volta, senza distinzioni e conflitti, sotto la sua divina protezione. Uniti dentro quella chiesa gremita dove tutti avevano occhi solo per il suo affresco dei miracoli, uniti anche fuori in un raduno di canti e balli popolari, eseguiti dagli artistidell’Associazione “Shkodra Life”, che ben presto hanno creato un aria di festa attorno al Santuario, degna delle grandi occasioni. Si cantava tutti insieme i meravigliosi canti di Shkodra, attorno agli strumentisti dell’Associazione.
“Shkodra Life” è così, la musica fa parte del suo DNA e non conosce limiti regionali mentre riunisce attorno a se tutti gli albanesi in festa. È parte di questo popolo, orgogliosa della propria Patria e come tale si presenta ovvunque, in qualsiasi occasione. L’Associazione “Shkodra Life” non è nuova a queste iniziative. Il 25 aprile scorso, i suoi membri hanno partecipato al pellegrinaggio svoltosi a Castiglione Tinella, nel cuore di Piemonte. I suoi coristi e strumentisti hanno cantato e suonato anche lì, insieme agliartisti dell’Associazione “Madre Teresa” di Torino e dell’Associazione ” Acifra” di Asti, dando così inizio a una tradizione che sicuramente avrà seguito anche in futuro. L’intreccio delle attività artistiche, culturali e quelle con carattere religioso per i suoi membri credenti, fa sì che l’attività di “Shkodra Life” sia completa e sempre rinnovata. Un’Associazione così attiva in 360 gradi accoglie attorno a se amici e simpatizzanti di varie interessi che trovano negli eventi che organizza e nelle attività in cui partecipa completezza e qualità.