L’Università di Bologna sta svolgendo un’indagine rivolta a rilevare lo stato della partecipazione civica e politica dei giovani con particolare riferimento ai giovani di origine albanese e marocchina.
Rivolgiamo pertanto un invito ad adolescenti (16-18) e giovani (19-26) albanesi (uomini e donne) a compilare il questionario in allegato (questionario giovani oppure questionario adolescenti) oppure la versione on line al seguente indirizzo: https://unibopsych.qualtrics.com/login?path=%2FControlPanel%2F&product=ControlPanel. In alternativa è possibile contattare Alberto Bertocchi al seguente indirizzo e.mail: [email protected]
La partecipazione politica e civica delle persone è considerato un aspetto fondamentale per la democrazia e, a livello individuale, un importante fattore che contribuisce a dare significato al senso di appartenenza ad una nazione e al fatto di sentirsi pienamente cittadini.
La partecipazione intesa come “cittadinanza attiva” si realizza attraverso il contributo che ogni cittadino dà alla vita politica di un paese mediante diverse forme: il voto, la protesta, la sottoscrizione di petizioni, la vita di partito, ma anche le attività di volontariato, di difesa dell’ambiente, dei diritti delle categorie più deboli e di altri comportamenti finalizzati ad incidere sulla costruzione sociale e culturale della propria comunità.
Diverse ricerche hanno dimostrato che, in molti paesi, le forme tradizionali di partecipazione politica sono diminuite negli ultimi anni, con crescenti livelli di apatia politica, disimpegno rispetto ai processi democratici formali e sfiducia nelle istituzioni politiche.
Questo deficit rappresenta anche una grave minaccia alla percezione che i cittadini hanno della legittimità dei governi.
Per promuovere la cittadinanza e la partecipazione attiva delle persone, è fondamentale esaminare e comprendere come esse concepiscono il loro ruolo di cittadini, come sviluppano un senso di appartenenza alla loro comunità e come soggettivamente percepiscono questo ruolo e questo senso di appartenenza.
E ‘anche essenziale porre l’attenzione su gruppi diversi che sono particolarmente a rischio di discriminazione e di disimpegno politico a causa dell’età, del sesso, dell’origine etnica o nazionale.
A questo scopo l’Università di Bologna, in collaborazione con altre 9 Università europee sta realizzando un progetto di ricerca (denominato PIDOP – Processes Influencing Democratic Ownership and Participation) finanziato dalla commissione Europea attraverso il 7°programma quadro.
Il progetto ha lo scopo di:
– individuare i fattori che facilitano ed ostacolano la partecipazione di giovani, donne e migranti
– fornire indicazioni e raccomandazioni per definire politiche efficaci nello sviluppo di democrazie nelle quali la partecipazione, la diversità e il pluralismo sono le parole chiave,
La ricerca, a carattere multidisciplinare, indaga i fattori contestuali ad un macro livello (storici, politici, elettorali, economici), i fattori sociali prossimali (famiglia, educazione e media) e psicologici (fattori motivazionali, cognitivi, attitudinali e d’identità) che facilitano od ostacolano la partecipazione civica e politica.
Lo studio si focalizza su due gruppi; adolescenti (16-18 anni) e giovani (19 – 26 anni) con particolare attenzione alle differenze di genere e ai migranti. L’Italia (così come ogni altro paese coinvolto nella ricerca) ha individuato due sottogruppi di cittadini migranti su cui centrare la ricerca: Albanesi e Marocchini. Tale scelta è dovuta al fatto che sono le due nazionalità più numerose sul territorio nazionale.
La ricerca comprende diversi livelli d’indagine.
Nella prima fase della ricerca abbiamo analizzato materiale documentale, istituzionale e non (normativa, programmi, documenti di Ong) e abbiamo condotto 12 interviste di approfondimento a responsabili politici e responsabili di ONG. Contemporaneamente abbiamo realizzato 6 focus group con i gruppi target (Giovani Italiani, Albanesi e Marocchini).
Sulla base delle indicazioni emerse nei focus group, sono stati individuate alcune persone considerate per il loro ruolo, particolarmente rilevanti per i giovani (quali genitori, insegnanti), che sono stati intervistati individualmente.
Attualmente siamo giunti alla fase finale della ricerca che prevede la somministrazione di questionari a giovani Italiani, Marocchini e Albanesi. Il questionario, anonimo, affronta i temi del coinvolgimento e della partecipazione civica e politica dei giovani, focalizzandosi in specifico sui processi psicologici che incidono sulle diverse forme di partecipazione giovanile.
Con la somministrazione dei questionari (240 per ciascuno dei gruppi indicati- italiani, Albanesi e Marocchini) si chiuderà la fase di raccolta dati e inizierà la fase conclusiva del progetto, in cui a partire dall’analisi dei dati si formuleranno indicazioni e i consigli pratici per l’elaborazione di politiche capaci di promuovere la partecipazione democratica.