Due episodi di violenza sono stati registrati in Grecia, presumibilmente collegati all’uccisione di Konstantinos Kacifa, ucciso a colpi di arma da fuoco dalla polizia albanese nel fine settimana.
Nel primo caso, un gruppo di albanesi è venuto allo scontro un gruppo di greci lunedì ad Atene, mentre nelle prime ore di martedì è stato attaccata un’agenzia di viaggi per l’Albania, con bombe incendiarie fatte in casa secondo quanto riferito da media greci e albanesi.
Cos’è accaduto nel fine settimana
Kacifa è stato colpito dopo aver presumibilmente aperto il fuoco con un kalashnikov contro la polizia albanese nel villaggio meridionale di Bularat, vicino al confine con la Grecia.
Il villaggio di Bularat – popolato da cittadini greci – stava celebrando l’Oxi Day, una grande festa greca che all’epoca, nel 1940, commemorava l’inizio della guerra italo-greca.
Vangjel Dule, rappresentante politico della minoranza greca in Albania, ha definito ‘non professionale’ la condotta della polizia albanese. Parlando con i media albanesi, gli abitanti del villaggio di Bularat hanno affermato che Kacifa aveva aperto il fuoco contro una macchina vuota della polizia albanese, con l’intenzione di non uccidere nessuno.
Un video girato con un cellulare, invece, mostra come Kacifa stesse correndo con un kalashnikov sparando diversi colpi in direzione poco chiara. La sua uccisione è stata uno dei peggiori incidenti avvenuti negli ultimi decenni tra l’Albania e la minoranza greca del paese.
L’accordo tra Albania e Grecia
Albania e Grecia hanno un accordo ‘di amicizia’, con circa 600.000 albanesi che sono emigrati in Grecia negli ultimi tre decenni.
Tuttavia, i due governi hanno lottato per superare diverse questioni, tra cui i diritti degli albanesi espulsi dai nazionalisti greci alla fine della seconda guerra mondiale, nota come la questione dei Cham, e i diritti della minoranza greca che vive in Albania.
Nel tentativo di superare questi problemi, l’Albania ha accettato nel 2016 di consentire alla Grecia di costruire cimiteri sul territorio albanese per i suoi soldati morti nel paese durante la seconda guerra mondiale, e ha approvato una nuova legge sui diritti delle minoranze che ha reso la lingua greca seconda lingua ufficiale nei comuni in cui l’etnia greca è in presenza superiore al 20%.
Tuttavia, la Grecia rifiuta di riconoscere la questione Cham, mentre i negoziati per la delimitazione del confine marittimo tra i due paesi sono attualmente bloccati.