Il Museo storico nazionale di Tirana ha aperto oggi, 20 novembre 2019, la mostra ‘Miss Mary Edith Durham’ in occasione del 75° anniversario della morte della ‘Regina delle Montagne’, come veniva chiamata l’artista, antropologa e scrittrice inglese, divenuta famosa soprattutto per i resoconti dei suoi viaggi nei Balcani e, in relazione all’Albania, della rappresentazione antropologica della vita nel Paese delle Aquile tra la fine del XIX° e l’inizio del XX° secolo.
Il Direttore del Museo Nazionale, il Dott. Dorian Koçi, ha detto che questa mostra si è concentrata in particolare sul ruolo prezioso e sul contributo di Edith Durham nella causa albanese e sulla sua intensa attività in Albania, dove ha intrapreso circa 7 viaggi, registrati in diari che possono essere letti come spunti di riflessione sul ruolo albanese nei Balcani.
“Mary Edith Durham rimarrà per sempre un bellissimo ricordo per gli albanesi, una personalità riverita e amata, perché è rimasta stupita non solo dalla natura ma anche dallo spirito e dai valori degli albanesi dal giorno in cui ha calpestato il suolo del nostro Paese. Ha dimostrato di essere anch’ella albanese nel cuore e nell’anima. Questo è il motivo per cui la consideriamo come nostra figlia e le abbiamo dato il titolo di “Regina delle Montagne”. Edith Durham fa parte della storia dell’Albania ”, ha concluso il Direttore del Museo.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 30 novembre.

Edith Durham e l’Abania
Mary Edith Durham (8 dicembre 1863-15 novembre 1944) è stata un’artista, antropologa e scrittrice britannica diventata famosa per i suoi racconti antropologici sulla vita in Albania all’inizio del XX secolo.
Cominciati quando aveva 37 anni, proseguirono per vent’anni, concentrandosi in particolare sul Paese delle Aquile, che allora era una delle aree più isolate e meno sviluppate d’Europa.
Ne scrisse sette libri, in realtà allargati all’intera area dei Balcani, ma il libro più famoso resta ‘High Albania’ (Alta Albania) del 1909, considerato ancora oggi come la miglior guida storica ai costumi e alla società degli altopiani dell’Albania settentrionale di inizio ‘900.
Votata alla causa dell’indipendenza albanese (all’epoca dei primi viaggi della Durham, l’Albania era ancora sotto il dominio ottomano), gli albanesi del tempo ebbero una riverenza particolare per questa donna che, inconcepibile per la mentalità dell’epoca, aveva l’abitudine di viaggiare da sola.
Soprannominata ‘Regina delle Montagne’ , attraversò le montuose aree settentrionali dell’Albania senza incorrere in particolari intoppi. Molto fece la tradizione secolare albanese di garantire la sicurezza agli ospiti.
In aggiunta, e molto probabilmente, incise anche l’atteggiamento virile dell’antropologa, che non si fece problemi ad indossare abiti maschili per viaggiare, assimilandosi culturalmente alle ‘vergini giurate’ del Kanun delle montagne.
La sua morte ne ha sancito la celebrazione definitiva nella storia d’Albania, dove è considerata una eroina nazionale.
Da un punto di vista squisitamente letterario, invece, il suo ‘High Albania’, a distanza di ben 110 anni dalla sua pubblicazione, è ancora considerato il miglior libro sull’Albania scritto in lingua inglese.
L’Albania di Edith Durham
Un viaggio lungo una vita: l’Albania di Edith Durham, pioniera dell’etnografia di terreno ai primi del XX secolo.
Di Olimpia Gargano