Angelin Preljocaj è un coreografo di danza contemporanea di origine albanese nato e cresciuto in Francia.
Il suo lavoro è impregnato di storia del balletto classico, ma è, tuttavia, risolutamente contemporaneo. Le sue coreografie trattano temi forti, attraverso un semplice linguaggio gestuale che è allo stesso tempo energico, dinamico e di gran fisicità.
Come una delle sue ultime opere “La Fresque”, che sarà presentata in anteprima britannica al Sadler’s Wells di Londra questo mese. Si basa su un racconto cinese tradizionale su un viaggiatore che scopre un dipinto sul muro di un tempio, entra nel mondo dell’immagine e sposa una delle cinque donne che rappresenta prima di tornare alla realtà.
Quando guarda indietro l’immagine sul muro, scopre che i capelli della donna, che un tempo scorrevano liberamente, ora sono fissati in uno chignon che simboleggia che è davvero sposata.
Preljocaj definisce la coreografia come la creazione di una casa in cui invita i ballerini a vivere. “Senza di loro“, dice, “è una casa vuota senza umore o pensieri“. La costruzione della casa per La Fresque iniziò quando il Théâtre de la Ville a Parigi gli ha chiesto di realizzare un pezzo per un pubblico giovane.
Prelojcaj preferisce di solito l’astratto su una narrazione. Ma una costante è la sua preoccupazione per il tipo di rituali come in La Fresque. “La danza stessa è in sostanza un rituale“, afferma. “Ogni volta che hai gente che balla, qualunque sia la performance, è una specie di rituale. C’è qualcosa di sacro in questo. La danza sta mostrando l’anima con il tuo corpo.” – afferma il coreografo in un’intervista per il Guardian
Gli inizi
Da bambino, è stato il judo per primo a catturare l’interesse di Preljocaj.
“La danza non era nella cultura della mia famiglia” – continua Preljocaj nell’intervista al The Guardian.
Quando una ragazza a scuola gli mostrò una fotografia di Rudolf Nureyev, rimase incantato.
“Può sembrare strano innamorarsi della danza attraverso un’immagine fissa. È paradossale. Ma è stato così meraviglioso, leggero e stimolante. Avevo forse otto o nove anni. Ho pensato: cos’è quest’arte che può rendere qualcuno così illuminante? ”
Angelin Preljocaj poi inizia la sua carriera come coreografo in associazione con Michel Kelemenis, con la creazione ‘Aventures coloniales rappresentata al Festival Montpellier Danse del 1984 e all’inaugurazione del Théâtre contemporain de la danse. Alla fine dello stesso anno, Preljočaj crea Marché noir, premiato al Concours chorégraphique international de Bagnolet, per il quale riceve il premio dal ministero della Cultura.
Oggi vanta più di 50 coreografie, oltre a quelle entrate nel repertorio del Corpo di Ballo dell’Operà di Parigi, e numerosi premi tra cui quello di “Cavaliere della Legion d’onore” nel 1998.
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