Nel 1909 il milionario banchiere e filantropo francese, Albert Kahn, intraprese un ambizioso progetto riguardante la creazione di una collezione fotografica dei popoli, e per i popoli, di tutto il mondo.
Da idealista Kahn credeva di poter utilizzare il nuovo processo di autocromia, il primo sistema fotografico semplificato e a colori reali del mondo, per promuovere la pace, lo scambio culturale e la comprensione tra popoli.
Kahn utilizzò la sua grande ricchezza per inviare un gruppo di fotografi in più di 50 paesi di tutto il mondo – tra cui anche l’Albania – che si trovano in un momento critico della loro storia, dove le culture secolari attraversavano periodi di grandi irreversibili trasformazioni a causa della guerra e della globalizzazione del ventesimo secolo.
I fotografi hanno documentato a colori reali la caduta dell’impero austro-ungarico e di quello ottomano così come anche i soldati della prima guerra mondiale in trincea, mentre cucinavano o lavavano le loro uniformi dietro il fronte. La prima “missione” fu pianificata dal professor Jean Brunhes nei Balcani.
La missione nei Balcani
Non è del tutto chiaro da dove iniziò la missione nei Balcani, ma quel che è certo è che Jean Brunhes e Ogyst Leon erano in Bosnia appena prima dello scoppio della prima guerra dei Balcani agli inizi di ottobre del 1912 documentando fotograficamente Jajce, Mostar, Sarajevo e Banja Luka.
L’anno dopo si spostarono in Kosovo, dove nel maggio del 1913 furono realizzati scatti a Prishtina, Prizren, Lipljan e Gracanica. Dal Kosovo il team proseguì il suo percorso a Skopje e Salonicco, dove Leon scattò 69 autocromie della città prima di spostarsi a Bursa in Asia Minore.
L’Albania
La missione in Albania fu tenuta in autunno del 1913; Brunhes e Leon giunsero a Durazzo dal Montenegro all’incirca il 16 ottobre 1913. Questa, infatti, è la prima data degli “scatti” albanesi.
Da Durazzo attraversarono il fiume Erzeni, difeso da Esad Pasha Toptani, e giunsero a Tirana dove rimasero per due giorni. Da Tirana, tornarono a Durazzo dove con la nave partirono verso Tivar in Montenegro, prima di arrivare a Scutari il 21 ottobre 1913.
Scutari, l’ultima roccaforte degli ottomani nei Balcani, era caduta nelle mani dei montenegrini il 22 aprile 1913 e durante i combattimenti una gran parte della città era stata distrutta. Gli incredibili autocromi della collezione Kahn – 97 fotografie a colori dell’Albania e 94 del Kosovo – sono uniche nella storia della fotografia albanese e balcanica.