Con Alessandro Severo (208-222-235) ha fine la dinastia severiana. Il primo imperatore imposto dai militari fu Massimino il Trace (173-235-238), principe di origine barbarica che non riconobbe il Senato; impose gravissime tasse per mantenere gli eserciti, che condusse di persona vivendo presso i confini assieme alle truppe.L’impero iniziò a recuperare una relativa solidità sotto gli imperatori illirici (albanesi), in particolare durante il regno di Aureliano – uno fra i più grandi condottieri di tutta la storia di Roma antica – che riuscì ad arrestare la penetrazione dei barbari, fortificò le città e riconquistò i regni ribelli.
Nel febbraio 313 – o negli ultimi mesi del 312, secondo studi più recenti – l’Augusto d’Occidente, l’illirico Costantino I il Grande, e l’Augusto d’Oriente, il daco (oggi diremmo il romeno) Licinio (ca. 263-308-324-†325), s’incontrarono a Milano. Licinio sposava Costanza, sorella del collega, e i due cognati emettevano l’editto relativo ai culti, in cui era confermata la tolleranza religiosa, decisa nell’aprile 311 dall’Augusto d’Oriente, il trace Galerio (ultimo dei collaboratori dell’imperatore Diocleziano), il quale sul letto di morte e su pressioni di Licinio, ordinò la fine della Grande Persecuzione contro i cristiani (editto di Serdica, oggi Sofia). Tre anni prima, Costantino I dopo aver sconfitto l’Augusto di Occidente, Massimiano, respinse la parentela col predetto quale base del suo potere, e si dichiarò devoto al dio Sole-Apollo-Mitra, proclamando la sua discendenza da Claudio II il Gotico, fra i grandi imperatori illirici che nel III d.
C. cercarono di risolvere i gravi problemi dell’impero.
Sempre nel 313 Licinio si oppose all’Augusto d’Oriente, l’illirico Massimino Daia (275-308-313), che annessasi l’Asia Minore cercava di invadere l’Europa, e lo sconfisse: l’impero era consolidato nelle mani dei due Augusti e la politica di tolleranza verso i Cristiani era estesa anche all’Oriente. Il Cristianesimo, se non ancora per il numero dei fedeli, certamente per la sua autorità si stava estendendo attraverso l’Impero, riunificato da Costantino I il 18 settembre 324 dopo la vittoriosa battaglia contro Licinio a Crisopoli, presso Calcedonia. La sconfitta di Licinio fece di Costantino l’unico imperatore, ponendo così fine alla tetrarchia dioclezianea.