Le due Pasque che si festeggiano in Albania offrono ai turisti la possibilità di provare una, l’altra o entrambe a seconda di quando i turisti visitano il paese e per quanto tempo ci rimangono.
I cattolici celebrano la Pasqua secondo il calendario gregoriano, mentre la Pasqua ortodossa viene celebrata di solito almeno una settimana dopo la Pasqua cattolica, secondo il calendario giuliano.
E’ interessante notare l’importanza di questi giorni festivi per ogni famiglia albanese, dato che per oltre mezzo secolo durante il regime comunista queste festività erano state vietate.
A nessuno, infatti, era permesso neppure menzionare ‘la domenica di Pasqua’ o ‘la risurrezione di Cristo’, e, inoltre, non era permesso andare in chiesa o seguire rituali specifici. Il regime di Enver Hoxha fingeva di costruire un stato ateo, proibendo in questo modo qualsiasi attività o manifestazione religiosa. Ma quando arrivarono gli anni della democrazia, tutti i fedeli cattolici e ortodossi tornano alle loro tradizioni per celebrare questi eventi secondo i loro calendari.
In generale, sia cattolici che ortodossi, seguono gli stessi rituali: entrambi celebrano la settimana santa, dalla domenica delle palme alla domenica di Pasqua, nonostante le due date di Pasque cadano in giorni differenti.
Entrambe le fedi, tengono le veglie del sabato santo per dare il benvenuto il mattino alla resurrezione. Inoltre, entrambe le fedi decorano le uova di Pasqua – gli ortodossi tingono molte delle loro uova con il rosso, per simboleggiare il sangue di Cristo – e mangiano l’arrosto di agnello per il pranzo di Pasqua.
Tutto il popolo albanese preferisce partecipare a questi eventi culturali e tradizionali di Pasqua perché spesso nel paese cattolici, ortodossi e musulmani ‘prendono in prestito, mischiano e abbinano’ feste e pratiche religiose in Albania.
Non a caso il Paese delle Aquile è conosciuto per la sua tolleranza religiosa e per la convivenza civile delle diverse fedi religiose.