Leskovik si trova nella parte meridionale dell’Albania, ad un’altitudine di 1220 metri, situata vicino al confine tra Albania e Grecia. Ha una popolazione di circa 4200 abitanti, ed è caratterizzata da una ricca cultura musicale che risale intorno alla fine del XIX secolo e agli inizi del XX.
Le persone hanno un gusto impeccabile per la musica che nasce da una tradizione multivocale sempre accompagnata da caratteristici strumenti musicali come cornamusa ecc. In seguito, le canzoni iniziarono ad essere accompagnate da clarinetto, violino e flauto: erano per lo più melodie pastorali e ‘pianti’ cantati dalle donne.
Il primo gruppo fu creato a Leskovik nel 1922: Vangjel Leskoviku e Asllan Leskoviku furono i principali cantanti ed esecutori del clarinetto nella musica kaba degli anni ’30. Vangjel Leskoviku era un riformatore di musica, che mirava al dinamismo mentre suonava il clarinetto.
La città e i ‘Sazet e Leskovikut’
La città era un importante centro turistico, dove i ricchi trascorrevano le vacanze per godersi il clima e le acque del fiume Sarantaporos. Proprio il turismo diede splendore a questa città, aumentando la sua rete di mercato: i suoi mercanti, infatti, erano famosi in tutte le aree circostanti come Saranda e Giannina.
Una delle sue ricchezze più grandi fu la sua tradizione folkloristica ed etnografica. La bellezza dei canti e dei balli di Leskovik, come quelli di Hafiz e Selim Leskoviku, del virtuoso violinista Mitre Jorgo, e dei clarinettisti Vangjel Janushi e Gaqo Lena, hanno accompagnato le melodie liriche di quella provincia, così come in seguito conquistarono le scene di Argirocastro, Berat e altre province sia del paese che estere. I celebri ‘Sazet e Leskovikut’ sono stati per tantissimo tempo un simbolo incontrastato della città.
Inoltre, la città era note per le sue vigne – le quali producevano vino e raki – come quelle di Postenan, Radove e Cecenia. Un altro grande tesoro dell’area sono le foreste che si estendono da Arreza e continuano per Shelegur, Vashen e oltre il Postenan.
Questo articolo è stato originariamente pubblicato su RTSH (Radio Tirana International)