La prima edizione del Gran Prix Internazionale della Cucina Mediterranea ha visto vincitore lo chef albanese Fundim Gjepali, 33 anni, da anni executive chef presso il pluripremiato ristorante “Arco antico” a Roma.
L’evento si è svolto dall’8 al 16 marzo al resort Villa dei Cesari di Gragnano.
Oltre ai diversi momenti di intrattenimento, hanno partecipato al concorso culinario circa dieci nazioni e undici chef ciascuno con le proprie prelibatezze a base di prodotti tipici della cucina mediterranea. Infatti il premio, un piatto in ceramica tutto lavorato a mano, è stato lavorato dall’artista Salvatore Squillante e raffigura i prodotti principali della cucina mediterranea: ulivo, grano e uva.
La giuria, presieduta da Michele Deleo, chef stellato del pluripremiato ristorante Rossellinis di Ravello, ha dichiarato i tre vincitori di questa prima edizione in cui Fundim Gjepali col suo “Agnello in crosta di nocciole” si è guadagnato il primo premio, mentre al secondo e terzo posto rispettivamente si sono classificati l’italiano Aniello Cascone con “ il Cosciotto di coniglio e fagottino di verza” e il cubano Lesmer Oquendo con “Il Ragù nascosto”.
“Per me il cuoco è come un artigiano, è tutto frutto della propria fantasia e delle proprie mani. E’ un lavoro parsimonioso, di precisione, insomma è un’arte” – afferma lo chef Gjepali che ha fatto della propria passione per la cucina la propria professione ed ora è executive chef di uno dei più esclusivi ristoranti di Roma, pluripremiato e due volte vincitore di forchette da parte del prestigioso Gambero Rosso.
Arrivato in Italia da adolescente, Fundim Gjepali è venuto subito a contatto col regno dei fornelli. Lavorava inizialmente come lavapiatti in un ristorante dove piano piano venne a scoprire la sua passione per la cucina, sviluppando un chiaro senso della qualità ed una straordinaria capacità nel riconoscere e combinare le materie prime.
Ha seguito poi numerosi corsi e stage in Italia, Francia e altri paesi con importanti professionisti del settore culinario, che lo hanno arricchito professionalmente segnandone l’ascesa come una delle menti più creative della cucina mediterranea.
L’amore per la cucina biologica e i prodotti naturali, così come “la filosofia del non spreco”, Fundim conferma di averle ereditate dalla sua famiglia in Albania sin da piccolo, essendo cresciuto fra agricoltori che gli hanno trasmesso l’amore per tutto ciò che è naturale e biologico.
Per i prossimi anni egli vede la sua carriera e la sua vita in Italia, paese che gli consente di esprimere al meglio la propria creatività e la propensione per il cibo di qualità, senza però perdere i legami con la propria terra che ama e non perde occasione di visitare ogni anno, ma che ritiene al momento non sufficientemente pronta ad apprezzare la sua cucina che predilige la qualità prima ancora della quantità. Tuttavia Fundim Gjepali, come molti altri chef di origine albanese, si può considerare senza ombra di dubbio come “ambasciatore del gusto” albanese nel mondo.