Molto probabilmente è stato l’unico albanese, quest’anno, ad aver attraversato il tappeto rosso del festival di Venezia. Si tratta del cofondatore del movimento “Italiani Senza Cittadinanza” Arbër Agalliu, attivista per i diritti degli immigrati e collaboratore del nostro giornale Albania News.
Il movimento “Italiani Senza Cittadinanza”, in collaborazione alla casa di produzione cinematografica Angelica Vision, ha prodotto e presentato alla 75′ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia il documentario dal metraggio corto “Io Sono Rosa Parks”, con un cast composta interamente da attori di seconda generazione, che come Arbër sono figli di immigrati e membri del movimento nazionale ISC.
“Noi tutti siamo Rosa Parks. Nel 1955, l’afroamericana si è rifiutata di cedere il proprio posto nell’autobus ad un uomo bianco, diventando così un’icona della lotta antirazziale intrapresa insieme a M.L.King tra glia anni ’50 e ’60 negli USA.
Oggi, noi figli di immigrati, ci rifiutiamo di scendere dal nostro autobus chiamato Italia. I nostri genitori sono immigrati in Italia tanti anni fa, mentre molti di noi qui sono nati o cresciuti, siamo italiani ecco perché l’Italia ci deve riconoscere come propri figli.
La Biennale di Venezia, insieme al Festival del Cinema, è uno degli eventi più prestigiosi a livello mondiale ed è veramente un emozione essere qui oggi, ma credo che con il lavoro dimostrato e le tante iniziative intraprese credo che un pochino l’abbiamo meritato.
Questo non significa che ci dobbiamo fermare, le nostre lotte hanno come obiettivo i pari diritti ed oggi più che mai l’Italia ha bisogno di iniziative del genere e di esempi positivi” ha dichiarato Arbër Agalliu.
Il film ‘Io sono Rosa Parks’ è stato inserito nella categoria dei cortometraggi, ed ha già vinto il premio ‘MigrArti 2018’.