L’archeologo dialoga con i reperti trasportati in superficie, e li cataloga mentre attraversa le viscere pulsanti della natura. Per lui è testimoniare il tempo che la terra custodisce accogliendoli nel suo tormentato ventre caldo. L’artista invece, con lo stupore negli occhi, insieme all’inquetudine e alle emozioni, traccia sui legni o nella pietra un insieme di segni col suo sguardo interrogante, che rivela il tempo.
I suoi, sono percorsi ridisegnati nei passaggi per un nuovo cammino. Un modo fantastico, per l’artista Llesh Biba, di associare al contemporaneo ogni nuova scoperta artistica. Ma anche arricchita di mille particolari della realtà che viene trasformata in un fantastico mondo. L’equilibrio, l’artista lo ritrova nel suo pensiero in continua evoluzione. Come anche lo strumento che viene da lui ricollocato altrove, tra le sue meravigliose sculture luminescenti che riprendono forma.
L’approdo visivo delle nuove libertà, viene indicato da mille frammenti riflessi dalle stelle, lontani anni luce. E lui ne associa i vari particolari ogni volta scopre una realtà, trasformando l’equilibrio ritrovato, in un approccio visivo verso la quotidianità. Le speciali opere in legno e pietra di Llesh Biba lo esprimono nell’immediato. Per questo, alcune, restano esposte principalmente nel paesaggio di provenienza delle materie ritrovate.
Llesh Biba, artista albanese tra i maggiori artisti viventi, pieno di sapere, bizzarro, dolce e determinato.
Ma anche personaggio carismatico che, come un viandante, si sposta nei luoghi lontani a testimoniare la Storia. In questa miriade di molteplici testimonianze storiche e sociali, l’autore dissemina queste preziose opere in itineranti musei a cielo aperto. L’obiettivo è la trasformazione in testimonianze Universali che comunicheranno con il resto del mondo globale.
E riprendono vita, le sue opere, che siano collocate in Albania e in Kosovo, poco importa. Riprendono vita perfino collocate in alcune città europee: in Svizzera, Francia, Germania e di recente anche in Italia. In Italia, nella città di Mantova, Llesh Biba ha infatti rappresentato le sue sculture durante la settimana della cultura albanese. Grande iniziativa organizzata dall’Amministrazione comunale in collaborazione con il Ministero della cultura albanese e il supporto tecnico del gruppo Koni dei fratelli Aleksander e Nike Nikolla. Anche a Pioltello, cittadina alle porte di Milano, gli fu commissionato lo stemma dell’Amministrazione comunale, inciso su legno. Ma altri luoghi ancora, ospitano opere di Llesh Biba e lí ci sono rimaste a testimoniare il suo passaggio.
Sempre in Italia, a gennaio del 2018 è prevista una mostra itinerante di Llesh Biba, dal titolo: “Giorgio Castriota Scanderberg nella terra di Garibaldi”. Un percorso artistico che partirà da Milano per concludersi a marzo nel Centro Arbereshe di San Marzano, Taranto. Si, perchè Llesh Biba nonostante il suo aspetto da eremita e artista solitario, nel suo percorso è un artista generoso ed espansivo.
Llesh Biba, spesso viene invitato ad esporre i suoi lavori in luoghi lontani e ama partire con un furgone pieno di sue opere (furgone dell’Ardeno di Tonin Alia, uno dei suoi tanti estimatori). Per ritrovarsi dopo migliaia di chilometri dall’Albania.
Anche nel 2016 è successo, in Italia. Il luogo in questione è Rodano (Milano)
Arrivato in paese come un pellegrino carico di testimonianze artistiche e di interiore energia accumulata nel percorso, alcune delle sue sculture vennero collocate all’interno di una chiesa cristiana, in una graditissima settimana espositiva. Le mani dell’artista d’altronde riescono ad aprire le pesanti porte decorate a intarsi, che sono il frutto maturo della sua arte.
E le folate di vento, con prepotenza spalancano finestre ornate di antichi drappeggi. Anche il suo sguardo di testimone, ricama le descrizioni come fossero lunghe storie della sua terra. Llesh Biba è originario del distretto di Mirdita (la regione nel nord Albania) famosa per aver fatto penare gli invasori dell’impero ottomano nella difesa della loro appartenenza alla religione cattolica.
Llesh Biba ha realizzato una enorme installazione, un tavolo rotondo da 365 invitati alla ricerca della parità e l’unità degli albanesi dell’Albania, del Kosovo, del Montenegro e della Macedonia. Ma anche gli amici stranieri furono invitati a sedere durante l’evento dal titolo: “sta arrivando l’ora degli albanesi”. Questo titolo perché in quel periodo il Kosovo stava per avere l’indipendenza.
Llesh Biba, un performer irriverente e perfino provocatore, che plasmando le pietre millenarie, i marmi e il legno, li trasforma in simboli testimoniali. Riesce a far rivivere le sue sculture perchè possano da subito diventare nuovi spazi vitali e risultare un insieme di testimonianze palpitanti.
È perfino la luce che avvolge ogni sua scultura a tradurre ogni battito del cuore di quella terra feconda. Con varie forme che si trasformano in amore smisurato, fatto di tasselli colorati a formare ampi spazi di libertà.
Per questo, la ragione della sua arte risulta essere il risultato di molteplici vie, nella ricerca storica e sociale albanese. Anche per questo motivo, non può essere sufficiente soffermarsi distrattamente ad ammirare ogni sua opera, senza scoprire che in ogni solco scavato c’è una traccia indelebile di vissuto.
Nel legno e nel marmo, riemergono dalla terra, le orme di un cammino che viene da molto lontano e che dall’arte di Llesh Biba, viene ripetutamente riproposto, ricordato, passo dopo passo. Zolle di terra calpestata, ricordano il duro lavoro dei contadini quando accarezzavano la terra per alleviarne i traumi di un passato abbastanza recente. Ma quelli sono anche luoghi della storia, lontanissimi anni luce. Perchè è da quelle voci stridule che l’arte di Llesh Biba trasforma il dolore in un risultato gioioso e introduce la vocalità del miracolo.
È soprattutto cosí che riprendono vita gli oggetti e l’arte di Llesh Biba. Ìl tutto avviene, mentre si ritrova ad ammirare tra le pietre grezze non ancora trasformate, e le innumerevoli e preziose testimonianze di una terra incantevole.
E tutto riprende vita, dall’amore trasformato con le mani di Llesh Biba che riescono a trasformare parte del patrimonio secolare. Llesh Biba, questo artista cittadino del mondo, pur restandone un testimone prezioso della sua terra. Lui, figlio dell’aquila di Shqipëri.
Leonardo Cosmai
Giornalista, ha collaborato per alcuni anni con Il Sole 24 Ore e con altre testate nazionali e internazionali. Oltre che di arte si è occupato di politica internazionale e di questioni che riguardano i diritti umani.