La mostra internazionale fotografica è al contempo corredata da versi in italiano e tradotti in albanese dalla nostra collaboratrice, Adela Kolea.
Le fotografe sono nove, amatoriali e professioniste, tra italiane, russe e albanesi: Sara Belia, Roberta Costanzi, Elena Kovtunova, Antonella Marzano, Lorena Passeri, Rita Peccia, Antonella Piselli, Anastasia Trofimova, Renilda Zajmi. Le cinque autrici sono di origine italiana, russa e giapponese: Sara Belia, Naoko Ishii, Graziella Mallamaci, Mariapia Scarpocchi e Marina Sereda.
Fino all’8 marzo eventi e dibattiti sull’universo femminile, a Palazzo Penna, Perugia.
L’ingresso è aperto e libero a tutti.
Il Comune di Perugia, il Museo civico Palazzo della Penna, Munus Arts & Culture, con il supporto del GAL Trasimeno-Orvietano e la collaborazione organizzativa di Trasimeno in Dialogo e ARSCultura, accoglieranno fino all’8 Marzo il Progetto “Donna vede Donna”.
Saranno dibattute tematiche al femminile che prenderanno spunto dalle presentazioni di libri inerenti all’universo delle donne.
Le finalità di questo progetto, giunto ormai alla sua terza edizione, sono quelle di descrivere, con foto e versi, le varie sfaccettature femminili e di mettere in risalto la dolcezza, la bellezza, contro ogni forma di violenza.
Poesie
Natura
Coglie il sole
il mio pensiero
Lo trasforma
in forza e felicità.
Afferrò
Ciò che non c’è
Ma che ho.
Natyra
Dielli rrëmben
mendimin tim
E shndërron
Në forcë e lumturi.
Mbërthej
Diçka që s’ekziston
Ama, që tashmë zotëroj.
Pensieri
Le mani intrecciate avvolgono come nodi e sciolgono amore
Posso soffiare sulle nuvole e ritrovare il sole
Affido ai passi l’incanto del silenzio
Negli sguardi e nei colori l’essenza della vita.
Natura che racchiude nei colori le sfumature della mia anima.
Mendime
Duart e gërshetuara mbështjellin si nyje dhe zgjidhin, dashuri
Mund të fryj mbi retë dhe të zbuloj diellin.
Ua besoj hapave magjinë e qetësisë.
Në shikimet dhe ngjyrat, esenca e jetës
Natyrë që përmbledh në ngjyra, nuancat e shpirtit tim.
- Foto: Renilda Zajmi
- Poesie: Graziella Mallamaci
- Traduzione: Adela Kolea