Verso una prospettiva di un altro tempo che coincide con il tempo alienato si orienta la mostra – curata da Lek M.Gjeloshi – dell’artista italiana Moira Ricci, che si terrà al museo Marubi di Scutari a partire dal 23 Febbraio.
Il lavoro dell’artista, molto spesso di carattere autobiografico, s’incentra sulle tematiche legate all’identità sociale ed individuale e alla storia familiare, combinando le invenzioni tecnologiche con la riscoperta dell’immagine della rilevanza sociale.
Dalle foto passando per i video, il suo linguaggio rimane in sospeso tra un tempo ‘che può fare ritorno’ e un altro rigido. In ogni opera, contesti, ambienti e situazioni costruiscono una galleria d’immagini vista dall’artista attraverso lo sguardo di un’altra persona.
Nello specifico dei video, questo è reso dai filmati girati dalla madre quando la seguiva nei suoi concorsi. Attraverso i filmati Moira recupera le proprie coreografie e il suo rapporto di lunga data con il ballo.
I punti di vista si invertono, invece, negli scatti fotografici. Qui è Moira, trovatasi ad affrontare la morte della madre, che cerca di riavvicinarla attraverso l’unico modo disponibile: le vecchie foto di famiglia.
Per diventare parte organica di esse, all’artista è necessario inscenare e auto fotografarsi; deve camuffarsi ed immedesimarsi in abiti e costumi di periodi diversi, deve far coincidere luci, temperature, colori e qualche volta aspettare anche la stagione giusta per rendere lo scatto perfetto. L’artista cerca quindi di rendere reale un’illusione presente soltanto nella sua vigilanza malinconica.
Da qui il titolo della mostra ‘Lookaftering’. Il termine ci proietta nel rapporto tra lo sguardo temporale e il suo proseguo, evidenziato dalla desinenza -ing, che sembra tenere ancora in vita alcuni momenti di vissuto che per definizione non ci sono più.
Museo Marubi
Il Museo Marubi è il primo museo di fotografia in Albania nonché uno dei più ricchi della regione dei Balcani, con un archivio di oltre 500.000 negativi.
Nel 2016 è stato incluso in un progetto statale di valorizzazione delle opere storiche. Inoltre l’archivio fotografico Marubi, oggi conservato presso il Museo, è riconosciuto patrimonio internazionale dell’UNESCO, costituendo un esempio quasi unico in Europa per qualità e importanza dal punto di vista documentario.