Dopo l’emergenza del Covid-19, che ha duramente colpito la città di Verona, questo progetto multidisciplinare, che si svolgerà in occasione dell’eclissi solare prevista proprio per il giorno 21 giugno, si svolgerà attraverso l’incontro emozionale di diverse arti, che si uniranno al centro dell’Arena.
In questo metaforico lockdown rappresentato proprio dall’eclissi, cinema, pittura e musica si uniscono a rappresentare la forza vitale dell’uomo, che sa reagire alle avversità della vita e riesce a dare nuove forme all’idea di futuro.
La performance artistica
Un video realizzato in due versioni, una estesa di 5/7 minuti, la seconda di 2/3 minuti. Questa, in sintesi, l’idea alla base della performance, un’opera artistica della dimensione totale di circa 400 metri quadri, dalla quale verranno ricavati circa 250 pezzi.
Emozionante e particolare il fatto che la performance avverrà ad Arena vuota, con le riprese di regia affidate alternativamente a camere e droni, per assicurare una visuale multifocale.
Cinema, pittura e musica sono le tre arti al servizio dell’uomo per la sua rinascita dopo il lockdown emotivo generato dall’evento imprevisto dell’eclissi.
Protagonisti della realizzazione della performance, che si svolgerà in due parti nelle giornate del 21 e del 22 giugno, sono Agron Hoti, visual artist albanese e italiano d’adozione, Benny Benassi, produttore discografico e famosissimo dj internazionale (che, per l’occasione, collaborerà con il famoso produttore e pianista italiano Dardust), e Gianluca Magnoni, regista, autore e produttore.
Il live set
Il pittore e scultore albanese Agron Hoti adagerà sulla sabbia dell’Arena un’enorme tela bianca quadrata, che verrà poi coperta di nero per ricavarne al centro una sfera chiara a fare da contrasto.
Ecco l’eclissi visuale dell’Arena, quella che dà il titolo alla manifestazione e che sarà la ‘gemella’ di quella astronomica prevista proprio per il giorno 21, primo giorno d’estate.
Poi le luci si riaccenderanno sull’Arena, in una performance che unirà musica e pittura contemporanea.
Chi è Agron Hoti
Classe 1970, Agron Hoti scopre da ragazzo la sua inclinazione all’arte, purtroppo ostacolata dalle ben note difficoltà dell’Albania comunista.
Nel gennaio del 1992 arriva in Grecia e qui ci rimane per 10 anni, affinando la sua tecnica e riuscendo ad avere un suo laboratorio, incentrato sull’arte bizantina.
Poi l’arrivo in Italia nel 2001 e una nuova vita artistica a Verona, ormai la sua seconda casa. E’ l’affermazione definitiva, non solo nel Belpaese ma anche nel resto del mondo, da New York a Shangai.

La performance di EXXTRA
Nel 2019 Agron dà vita ad EXXTRA, una delle più grandi opere astratte mai realizzate.
Concepita per “La notte dei Re”- evento sportivo di beneficienza che aveva riportato in campo anche l’ottavo re di Roma, il famosissimo calciatore Francesco Totti– ed esposta al Foro Italico di Roma il 2 Giugno 2019, il calcio si trasforma in opera d’arte.
In maniera spettacolare, come dimostra questo video della realizzazione, Agron ha ricreato su 800 metri quadri (le reali dimensioni di un campo di calcio) un maxi-quadrato macchiato ad arte di colore.
Dopo l’esposizione l’opera è stata frammentata e rivenduta in un asta tenuta da Christie’s, il cui ricavato è stato devoluto in beneficenza.
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