Il Novecento è una storia ricca di viaggi della speranza, di frontiere attraversate da uomini e donne alla ricerca di una vita migliore. Viaggi, transiti, permanenze hanno generato una grande ricchezza di tracce storiche, letterarie, fotografiche e cinematografiche. La finalità e’ didattica e pedagogica insieme, percio’ l’ampiezza degli strumenti utilizzati, dalla fotografia, al video, alla multimedialità sino al contributo delle arti teatrali, musicali, cinematografiche e visive, intendono offrire continui stimoli proponendo ai visitatori piu’ che una esposizione una suggestiva esperienza emozionale.
Le voci narranti degli attori pugliesi Michele Placido, Sergio Rubini, Mario Perrotta e Cosimo Cinieri, seguono il percorso dei visitatori lungo l’esposizione. Sono state selezionate piu’ di 250 fotografie provenienti da musei, archivi storici, istituti, fondazioni, affiancate da opere di grandi fotografi come Fosco Maraini, Ferdinando Scianna, Iuliano Luca, Pier Paolo Cito, Alberto Pizzoli, JB Russel, Les Stone, Peter Turneley, Patrick Durand. La documentazione fotografica e’ arricchita da una ricerca video grazie alla partecipazione di Teche RAI e dell’Istituto Luce. Uno spazio per ogni sezione e’ destinato al cinema, attraverso videoclip con la sequenza di brevi ma significative scene inserite nel percorso della mostra come finestra sull’immaginario prodotto dal cinema rispetto all’illustrazione documentaria offerta dal percorso espositivo.Un contributo dell’arte visiva dagli artisti albanesi Adrian Paci, Alfred Mirashi, Parlind Prelashi e Artan Shabani, arrivati in Italia negli anni Novanta e oggi importanti artisti internazionali di arte contemporanea. Il valore aggiunto sono i testimoni diretti, i migranti, coloro che sono dovuti partire, che raccontano l’emigrazione per averla vissuta sulla propria pelle e che rappresentano un importante contributo umano ed emotivo. Migrazione significa soprattutto spostamento. Per questa ragione la mostra sarà allestita all’interno di 12 carri merce che si trasformeranno in una grande galleria multimediale: il treno e’ uno dei segni simbolo della nostra migrazione, utilizzato da milioni di pugliesi per raggingere il porto di Napoli agli inizi del secolo da dove partivano i bastimenti per le Americhe, e nel dopoguerra per raggiungere il Belgio, la Francia, la Germania, la Svizzera. Il treno si fermerà nelle seguenti stazioni ferroviarie: » Lecce – 20,21,22, 23, 24 febbraio » Brindisi Centrale – 25,26,27,28 febbraio » Taranto – 1,2,3,4 marzo » Bari Centrale – dal 5 al 12 marzo » Foggia – 13,14,15, 16 marzo » Torino Porta Nuova – 19,20,21,22 marzo