È stata una bella serata, venerdì scorso, alla Casa della Creatività di Firenze. Liljana Çika Kosturi, Bardhyl Alibali, Alban Berberi, Altin Shuaipi, Lek M. Gjeloshi, 5 artisti albanesi dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze hanno aperto la prima mostra congiunta dei loro lavori di pittura, fotografia e scultura.
L’evento, organizzato dall’Associazione albanese Rilindja e Albanianews.it, l’Associazione degli studenti albanesi di Firenze ASUF e la Lega degli artisti albanesi in Toscana, ha visto per la prima volta la cooperazione della Commissione Cultura del Consiglio della Regione Toscana e del Ministero della Cultura Albanese.“L’Albania in Toscana: quando la cultura fa da ponte”, questo il titolo ma anche il messaggio che gli organizzatori hanno voluto trasmettere. E quale miglior modo dell’arte per svelare, così, senza troppe pretese, ne troppe preoccupazioni, non volendo dimostrare, ma mostrare, soprattutto ricordare, cosa sta dietro alle comunità straniere in Italia, in questo caso di quella albanese e come sia facile integrarsi, e convivere senza scontrarsi.
La mostra è stata aperta con una conferenza stampa introdotta da Enzo Brogi, Presidente Commissione Cultura della Regione Toscana, che ha sottolineato l’importanza e la potenza della cultura nella costruzione di un immaginario diverso. “Dobbiamo cercare – ha sottolineato Brogi – di costruire ponti di comunicazione e integrazione proprio e grazie anche alle esperienze artistiche”. A sorpresa per i presenti poi ha aggiunto di aver ricevuto dall’ambasciatore italiano a Tirana un invito a replicare la mostra nella capitale albanese durante la settimana di cultura italiana in Albania. “Questo – ha concluso il Presidente Brogi – è un grosso riconoscimento per la nostra Regione e per tutti i soggetti che hanno reso possibile questo evento”.
Hanno seguito poi interventi di Arta Nikaj dell’Asuf e di Arlid Hajro della Lega degli artisti albanesi in Toscana. “Oggi hanno arrestato una ventina di nostri connazionali legati allo spaccio di droga; bene, noi rispondiamo con l’esposizione di una ventina di opere d’arte nella capitale italiano dell’arte, Firenze” – ha detto Ismail Ademi nell’introduzione della conferenza stampa.
La platea folta di partecipanti e amanti si è mostrata molto attenta alle tematiche trattate e ha seguito con interesse anche la relazione di Besjan Pesha, Direttore generale del Ministero della Cultura albanese, che ha sottolineato a più riprese l’importanza della collaborazione tra istituzioni italiane e albanesi su questo tema cosi importante. In conclusione, Stefania Fuscagni, Vicepresidente della Commissione Cultura del Consiglio Regionale Toscana, ha entusiasmato gli animi dimostrando una conoscenza dettagliata dell’Albania, grazie alle sue numerosissime iniziative nel paese delle aquile.
Dopo la conferenza una serie di danze tipiche di tutta l’Albania da parte degli studenti vestiti con costumi tradizionali hanno animato il momento. Poi brindisi con assaggi di prodotti tipici albanesi e musica tradizionale all’interno della galleria dove i partecipanti di diverse nazionalità hanno potuto godere delle opere d’arte esposte. Tra i dipinti di Bardhyl Alibali e Alban Berberi le fotografie di Altin Shuaipi, le sculture in legno dell’artista Liliana Cika Kosturi e le sue bambole in miniatura vestite splendidamente in costumi tradizionali delle varie regioni albanesi.
La serata si è conclusa con la proiezione del cortometraggio “Horror in Blue”, l’opera d’avanguardia del giovane studente Lek M. Gjeloshi. Al centro la promessa del “coming soon” dei film americani e l’intenzione di richiamare le facili promesse per il futuro, nelle quali l’importanza non sta nel mantenere un impegno ma farlo: “Ogni secondo del video è stato volutamente copiato dai vari cliché di registi famosi come Kubrick o Tarantino, per mettere in evidenza la libertà totale dell’individuo nel controbattere il sistema”- ha aggiunto Lek nella presentazione della sua opera.{gallery}arte_firenze{/gallery}[Foto: cortesia di Elvana Bilali]La mostra rimarrà aperta per tutti quelli appassionati e non, fino il 12 di febbraio sempre a Firenze, Casa della Creatività, Vicolo di S.M.Maggiore n°1, a 100 metri dal Duomo.
Autore: Jona Korita