I francesi hanno scoperto un tocco parigino in piena Tirana: sono i bouquinistes, così vengono chiamati i venditori di libri usati e d’occasione, le cui bancarelle rappresentano da anni il fascino dei viali lungo la Senna, a Parigi.
Lo stesso fascino che colpisce i visitatori stranieri a Tirana, che nella capitale albanese notano subito l’abbondanza di libri in vendita un po’ dappertutto, nei chioschi, sulle bancarelle, o semplicemente distesi lungo i boulevard, su copriletti e tappeti multifunzionali. E così ieri il Courrier International dedica la sua finestra sull’Europa ai “Bouquinistes di Tirana”. Nella capitale albanese, racconta l’articolo del Courrier, per la gioia dei bibliofili, fra venditori di spezie, semi, frutta, verdura, scarpe e biancheria intima, si possono comprare, a prezzi più cheinvitanti,libri rari, opere antiche e introvabili nelle librerie tradizionali. E intanto fare due chiacchiere col venditore, che di solito di libri se ne intende.
Fra i testi più interessanti venduti recentemente,il Codice Penale di re Zog eun’edizione del 1888 di Konstandin Kristoforidhi, scrittore del periodo della Rilindja, famoso per aver tradotto in albanese il Nuovo Testamento e per essersi impegnato a favore dell’unificazione linguistica: venduta a 1000 lek (7 euro!). Come non invidiare il fortunato compratore?http://www.courrierinternational.com/