È la storia di Ladi Lekaj, 35 anni, cuoco e pizzaiolo, arrivato nel ‘94 a 18 anni in Italia, premiato col titolo di «campione albanese di pizza» nel 2003 a Salsomaggiore Terme, ed oggi impegnato a lavorare e sfornare pizze per l’esigente clientela del Principato di Monaco.
E mentre ovunque l’Albania celebra, con mostre ed incontri, i vent’anni di immigrazione, fotografando l’abnegazione, la determinazione ed in molti casi la stima ed il successo ottenuti da un’intera comunità, Ladi allunga la schiera di «quelli che ce l’hanno fatta». E non é l’unico ad avere trovato il riconoscimento della propria professionalità nel Paese dei Grimaldi. Sono alcune decine, come ci conferma il consolato onorario d’Albania nel Principato di Monaco, i cittadini albanesi impiegati, principalmente nel campo della ristorazione, nella località della Costa Azzurra, paradiso del turismo di lusso, dove lavorano come camerieri, barman o, come nel caso di Ladi, come chef o aiuto chef. Molti di loro, provenienti dalla vicina Liguria o dal Piemonte, fanno parte dell’esercito dei pendolari e degli oltre 3000 frontalieriche dalla provincia di Imperia varcano ogni giorno il confine per lavorare principalmente nel settore della ristorazione, alberghiero, dell’edilizia, delle banche e della finanza.«Quando sono arrivato in Italia – racconta Ladi – a Milano mangiavo e dormivo nei locali della Caritas. Poi mi sono trasferito ad Alba, in Piemonte, dove ho vendemmiato, e in seguito ho fatto il falegname. Infine mi é capitato di lavorare per un cuoco che era campione mondiale di pizza napoletana, lui ha visto la mia capacità e mi ha detto: «sei bravo e veloce ma ti manca la tecnica».
Così il giovane emigrante decide di iniziare a frequentare la scuola italiana di pizza.«Ho cominciato a studiare, a leggere libri, a seguire corsi di specializzazione. Perché questo é un mestiere che devi avere nel sangue. Se lo fai per i soldi é meglio lasciare stare, perché é molto faticoso, non hai giorno, non hai sera, non hai spazi liberi».
E i riscontri col tempo sono arrivati. Il pizzaiolo di Laç ha partecipato le scorse settimane con i colleghi dell’Ambassador di Monaco ad una trasmissione per l’emittente televisiva France2, per la presentazione della «Pizza del Principe» pensata e realizzata come omaggio per l’evento delle nozze di Alberto di Monaco e Charlene, celebrate lo scorso 2 luglio.«Qui a Monaco per il matrimonio del Principe Alberto tutti i locali hanno lavorato tantissimo e da noi il piatto più richiesto é stata proprio «La pizza del principe» con mozzarella di bufala, speck, rucola, noci, scaglie di Castelmagno (formaggio tipico piemontese n.d.r.) e come tocco finale del melograno».Un ingrediente, quest’ultimo, nel quale si riconosce l’impronta del cuoco che viene dal paese dei melograni. «È vero – confessa – perché lavorare a Monte Carlo significa sentirsi fortunato. Ma comunque, resto albanese e se mi capita di sentire la musica del mio paese, d’istinto mi viene la pelle d’oca».