La notizia era apparsa nel settimanale Investigim il 21 marzo, ed oggi rimbalza sui giornali albanesi. Il Giornale, di proprietà della famiglia Berlusconi, riprende l’editoriale di Alket Aliu che accusa Roberto Saviano di aver ripreso notizie e fonti da questo giornale, senza tuttavia citarne la fonte.
Il riferimento è a un articolo di Saviano nel quale ha spiegato i collegamenti tra lo Stato socialista, ossia il Sigurim, e la Camorra.Trattasi, in realtà, di fatti saputi da diversi anni, ma che vengono arricchiti di nuovi dettagli ogni giorno, principalmente per opera dei tanti giornalisti e ricercatori che rispolverano gli archivi dello Stato albanese. Ma procediamo con ordine, visto che la questione è veramente complessa. I primi ad aver espresso queste accuse sono i colleghi di Osservatore Italiano, in un editoriale del 16 marzo firmato dal direttore Michele Altamura, il quale accusa Saviano di aver appreso notizie dalle loro fonti, sempre omettendo di citarli. Battaglia senza esclusione di colpi, con tanto di pubblicazione delle mail del giornalista italiano. Riprende Aliu il 21 marzo. Secondo Aliu, l’intervista che verte su queste tematiche, rilasciato da Saviano alla giornalista albanese Rudina Xhunga, non fa che riprendere le inchieste investigative di Investigim, tra l’altro riportando anche una serie di grossolane inesattezze. Ma l’editoriale di Aliu si spinge anche al di la, e diventa un attacco personale contro il giornalista che viene addirittura rappresentato come un personaggio simile ai partecipanti di Big Brother, diventati famosi pur senza avere particolari meriti.
La notizia viene ripresa questa mattina dal Giornale. Ci piace ricordare, è lo stesso giornale che il 9 novembre 2010 intitolava “L’ultima novità della Ue: apre ad Albania e Bosnia Rischio nuova invasione” ancora disponibile online . Dove tra l’altro si può leggere “bosniaci e albanesi – popoli per cultura non troppo rispettosi delle leggi” oppure “i nuovi arrivi saranno di sicuro nell’ordine delle decine di migliaia”. Allarme smentito dai fatti e dagli uffici di frontiera, ma mai smentito dal Giornale. Poco importa, oggi il Giornale diventa paladino di verità e riprende le notizie dei colleghi albanesi – popolo per cultura, non troppo rispettosi delle leggi – citandoli per filo e per segno. La battaglia a suon di editoriali è appena iniziata.