L’icona religiosa “la Rinascita di Lazzaro”, che è stata restaurata sei mesi fa, sarà donata all’UNESCO a seguito di una decisione presa dal consiglio dei ministri e approvata anche dal premier Edi Rama.
L’icona è stata creata nel XIX secolo ed appartiene alla chiesa evangelica. Apprezzata dagli esperti come un’opera dall’alto valore artistico, l’icona è finita nel degrado negli anni a causa della trascuratezza. Ma dal momento che il processo di restaurazione è iniziato a Marzo, i ricchi colori dell’opera sono di nuovo evidenti.
L’opera
L’icona è legata alla tradizione della Pasqua, mentre la figura di Lazzaro simboleggia la linea sottile tra la vita mortale e l’aldilà. Lazzaro è considerato il protettore delle foreste nei racconti popolari. Ci sono un sacco di canti e danze alla figura di Lazzaro, che rappresentano gli auguri di buona salute e prosperità.
La decisione del Consiglio dei ministri pubblicata sulla gazzetta ufficiale elenca anche il resto della procedura per la finalizzazione della donazione di questo patrimonio culturale.
L’icona “Revival di Lazarus” rappresenta l’arte iconica in Albania, che ha avuto un nuovo sviluppo tra i secoli 18 e 19.
Il XVIII secolo in Albania è caratterizzato da un cruciale sviluppo socio-economico, dall’aumento del commercio tra le città, dalla costruzione di molte istituzioni di culto e dal loro abbellimento con pezzi d’arte di vari generi.
Le icone e i murali di questo periodo sono circa un migliaio. Hanno adornato numerosi monumenti in tutto il paese : alcuni illustri pittori di quest’epoca sono David Selenica, Konstandin Shpataraku, Konstandin e Athanas Zografi, Gjergj e Joan Cetiri, ecc.
Le icone dell’Albania del XVIII secolo appartengono alla scuola di Korçe, che oltre alla tradizione locale presenta anche le caratteristiche dei metodi occidentali. Nei fratelli Zografi, ad esempio, si possono notare tracce dello stile barocco.
Confrontandosi con le icone dei secoli precedenti, quelli appartenenti al XVIII secolo adottano una tecnica più complicata, che comprende anche alcuni rivestimenti bizantini di grafica e simmetria. I disegni delle figure si concentrano sul realismo e i ritratti sono modellati usando la plastica. Anche lo scenario appare modellato e gli elementi etnografici si moltiplicano.