In un ricco bacino agricolo vicino alla città di Korçë (Coriza), nel sud-est dell’Albania, i lavori di costruzione del gasdotto stanno offrendo agli archeologi alcuni reperti unici risalenti a circa 5000 anni fa, come un antico cimitero.
Gli scavi nei pressi del villaggio di Turan – che si sono conclusi nella giornata di venerdì dopo 18 mesi – hanno portato alla luce uno dei più grandi cimiteri antichi dell’Albania, con circa 1.000 sepolture stratificate, molte delle quali riccamente arredate.
I ritrovamenti
Sotto lo strato inferiore del cimitero, inoltre, ci sono tracce di un raro insediamento neolitico delimitato da buchi nel terreno che sostenevano le strutture di legno di piccole capanne.
Più di venti siti neolitci sono stati trovati in Albania, risalenti all’incirca tra il settimo e terzo millenio a.c. e che rappresentano alcuni dei primi insediamenti agricoli in Europa. Secondo Iran Pojani, archeologo capo degli scavi a Turan, il lavoro di costruzione del gasdotto ha offerto l’opportunità – e soprattutto il finanziamento – per gli scavi in nella grande area abitata di quell’epoca.
“E’ stata la ciliegina sulla torta.” – ha affermato ad Associated Press il professore della facoltà di storie e lettere dell’università di Tirana, Iran Pojani.
Sopra le capanne millenarie, il suo team di 50 archeologi – i quali scavavano in una superficie totale di 4000 metri quadrati – ha trovato tre cimiteri risalenti rispettivamente all’età del ferro, alla tarda età romana e al medioevo.
Secondo Pojani, è facile capire perché le persone nel corso dei secoli abbiano scelto di viverci:
“Ancora oggi, è una zona agricola prospera.” – ha detto il professore.
Gli scavi e il gasdotto trans-Adriatico
I prodotti nelle tombe comprendevano anelli, bracciali, orecchini, perle di vetro, monete d’oro, molte ceramiche, cofanetti di legno e abiti medievali lavorati con filo d’argento; così come lance, pugnali, coltelli e spade.
Turan, situata a 180 km a sud-est della capitale Tirana, è il più importante di circa 30 siti rinvenuti durante i lavori di costruzione del gasdotto trans-Adriatico, il quale porterà il gas naturale dall’Azerbaijan fino all’Italia meridionale, attraverso Turchia, Grecia e Albania.
Attraverserà l’Albania per circa 215 km, anche se gli esperti affermano che gli scavi archeologici sono quasi del tutto completati e che non ci si aspetta più alcun reperto.
“Lasceremo qualcosa di più di una semplice via di passaggio per il gas.” – ha affermato Arber Kadia, funzionario dell’eredità culturale del TAP.