“Se l’intelligenza ha i suoi limiti, la stupidità non ne ha”: un detto comune che sembra adattarsi perfettamente alla triste realtà contemporanea in Albania.Dopo il vergognoso furto di dipinti di Vangjush Mio e di altri importanti pittori albanesi avvenuto di recente, un altro scempio culturale si è verificato stamattina nella città di Korça. La cosiddetta “Casa della Bandiera”, dove Themistokli Germenji dichiarò Korça “Provincia Autonoma”, è stata infatti gravemente danneggiata.
L’accaduto è stato denunciato dal sindaco di Korça Niko Peleshi, il quale ha detto che la casa-museo è stato colpita da mezzi pesanti per mano di ignoti nelle prime ore del mattino.
Themistokli Germenjin, nato a Korça nel 1871, è una delle figure storiche più importanti del movimento per la liberazione nazionale dell’Albania dall’impero ottomano.
Durante la prima guerra mondiale il sud dell’Albania, trasformato in un triste teatro di guerra in cui agivano diversi eserciti tra cui quello francese e quello greco, divenne una preda molto facile per le milizie elleniche. Nei primi mesi del 1916 Germenji si mise così a capo di un gruppo di combattenti per liberare Korça e tutto il sud dell’Albania dagli invasori greci sfruttando con grande intelligenza il disaccordo tra Francia e Grecia riguardo la coordinazione dell’ “Esercito d’Oriente” dislocato a Korça.
Themistokli Germenji ebbe, dunque, un ruolo fondamentale nella stipulazione del protocollo franco-albanese del 10 dicembre 1916 sulla proclamazione della Repubblica di Korça.
Korça e il sud Albania erano parte integrante e strategica del territorio nazionale albanese, motivo per cui gli fu tesa una trappola e, portato a Salonicco, Germenji morì fucilato dopo un improvvisato processo.