Visar Zhiti in un intervista esclusiva per Albania News rilasciata alla nostra giornalista, Leonora Memia.
Il governo albanese cercherà di rendere possibile quanto prima la nascita di una struttura educativa per l’insegnamento della lingua albanese, che possa assistere non solo gli immigrati albanesi in Italia ma tutta la diaspora.
Sono le parole di Visar Zhiti, Ministro consigliere alla Cultura dell’Ambasciata albanese a Roma, invitato all’iniziativa “Porti Cittadini, culture in crescita tra Italia e Albania”, organizzata dal giornale on line Albania News, sito a Modena, attività che ha raccolto giornalisti, pubblicisti, poeti e critici albanesi e italiani.
Nell’ intervista che segue, Zhiti parla dell’importanza del giornalismo nella creazione di ponti collaborativi e comunicativi tra i due paesi, oltre all’importanza insita all’interno della comunità albanese.
Signor Zhiti, come vede lei, come poeta e giornalista, lo sviluppo del giornalismo albanese in Italia, inoltre cosa pensate del dibattito creato dai giornalisti sul tema: “quando lo straniero fa notizia”?
Mi è piaciuto, giacché era molto interessante il dibattito svolto su questo tema. Sono contento in quanto vedo l’emancipazione del cittadino albanese nel parlare e nel dibattere argomenti risultanti da un’attenta riflessione. Ho potuto seguire un dibattito di un alto livello da ambo le parti, dibattito che ha portato alla luce molti problemi da discutere sul tema.
Inoltre mi è molto piaciuto il dibattito sull’utilizzo dell’ albanese nei media italiani. E’ un elemento indispensabile che deve essere parte dell’informazione albanese. Questo anche in ragione del fatto che la lingua albanese è un valore mondiale. La lingua albanese va conservata, senza vedere in ciò un atto di nazionalismo, ma come precedentemente citato, conservata come ricchezza mondiale degli albanesi. Sfortunatamente le informazioni sulle lingue nel mondo sono allarmanti, ogni due settimane una lingua muore. Valuto una preoccupazione sull’utilizzo della lingua albanese in Italia e penso che un articolo debba essere pubblicato sia in albanese che in italiano.
Riguardo alla conservazione della lingua madre, paesi come la Romania hanno intrapreso passi concreti, poiché nella sola regione Piemonte, quasi in tutte le scuole è stato reso possibile l’insegnamento della lingua romena. Qual è l’impegno del governo albanese a riguardo, considerando l’ormai tarda immigrazione albanese in Italia e avendo presente che non siamo un paese dell’UE?
Il governo albanese cercherà di rendere possibile quanto prima la nascita di una struttura educativa per l’insegnamento della lingua albanese che possa assistere nell’insegnamento dell’albanese non solo gli immigrati albanesi in Italia ma in tutta la diaspora. L’istituto nazionale della diaspora con sede in Albania sta raccogliendo dati sulla conformazione demografica della popolazione albanese emigrata e si prevede la formazione di un contingente di insegnanti atti all’insegnamento della lingua albanese. Questa struttura sarà la stessa in tutti i paesi dove si parla albanese e servirà a dare alle giovane generazioni la possibilità di studiare la propria lingua madre.Una comunità, quella albanese che ha fato passi concreti, non solo nel campo dell’informazione come l’esempio di Albania News o altri giornali online, ma anche in campo politico. Sono già alcuni anni che alle elezioni locali partecipano rappresentanti della comunità albanese, inoltre molti giovani si impegnano all’interno di partiti diversi. Qual è il suo pensiero legato a questo fenomeno?
E’ coraggio da ammirare. Il popolo albanese non è nuovo al campo politico italiano anzi, il nostro paese ha sempre avuto elementi importanti nella politica italiana. Ricordiamo Francesco Crispi, il primo Primo Ministro dell’Italia Unita il quale era Arberesh, inoltre ci sono anche deputati e senatori arberesh.
Anche rappresentanti dell’emigrazione degli ultimi anni trovano sostegno e concorrono alle elezioni locali. A volte siè dispiaciuti in quanto durante una campagna elettorale concorrono più politici albanesi e questo fa che i voti si mescolano per poi distribuirsi a diversi candidati. In questo contesto bisognerebbe fare attenzioneper riunire i voti, come in altri paesi dove viene eletto un candidato. Questo tipo di funzionamento è molto importante giacché questa esperienza servirà anche al nostro paese.
Quali sono i progetti del governo albanese per far conoscere la realtà vissuta dagli albanesi in Italia? Quali i modi di collaborazione e di coordinazione con gli albanesi in Albania? Andrebbe fatto di più per poter rendere nota la vita degli albanesi nella diaspora?
Mi è piaciuto questo incontro in quanto gli albanesi hanno parlato alla pari con gli italiani, anche se quest’ultimi hanno parlato nella loro lingua, questo è un segno di forza, abilità e desiderio di comunicazione. Gli albanesi con la loro caratteristica passione chiedono di essere riconosciuti e non sfruttati dai media o dalla complessa e difficile vita quotidianità. In questa direzione questo incontroè stato fruttuoso. Per quanto riguarda la vostra questione, questa è una continuazione della tradizione della stampa albanese in emigrazione, solo in condizioni tecniche più moderne. Questo fa si che si stendano strade di comunicazione non solo tra albanesi e italiani ma tra albanesi della diaspora e quelli in Albania. Questa è una strada molto efficace che porta all’armonia delle società. Lo spazio dei legami degli albanesi tra di loro e la ricerca dell’un altro.
E’ da alcuni anni che il governo albanese chiama al ritorno i giovani albanesi che studiano alla’estero, ma qual è il rapporto e il contatto che il governo albanese ha con i suoi cittadini che lavorano e vivono alla estero, lavorano anche per le comunità albanesi, associazioni o altre attività?
Lo stato albanese è interessato che le “menti” emigrate ritornino al paese natio. Lo stato, oltre a richiamare quei studenti che hanno compiuto all’estero gli studi universitari, dando ad essi vantaggi vari, chiama anche quei giovani che hanno emigrato per altre ragioni e da ad essi la possibilità di pareggiarsi con i loro colleghi in Albania. Sono ben attesi a concorrere nel mercato del lavoro cosi come gli albanesi in Albania, in quanto viene riconosciuto il grado d’istruzione e hanno una remunerazione più alta. Forse non saranno tutti processi sufficienti, ma viene fato di tutto perchè questa èlite ritorni in Albania.
Alla fine, visto la giornata dedicata al tema del giornalismo albanese in Italia, ha un messaggio per questi giornalisti?
Io stesso sono giornalista e spesso non vorrei avere notizia di solo atti di violenza, cronaca nera che parla delle attività illegali commesse da cittadini emigrati. Dobbiamo cercare attraverso le notizie di creare dei ponti di comunicazione e collaborazione. Il compito di un giornalista albanese all’estero non è solo di rappresentare le notizie ma anche quello di creare nuove forme di comunicazione. Attraverso un giornale bisogna creare scambi di idee e armonie tra di noi e il paese che ci ha offerto la possibilità di una vita migliore e una migliore comunicazione interpersonale, e non divisione e conflittualità. Il giornale o qualsiasi altro mezzo di comunicazione deve unirci, l’informazione deve sempre unirci.