Dom Gjergj Meta, il sacerdote che ha organizzato il viaggio di Papa Francesco in Albania nel 2014 -occasione in cui è stato anche direttore della stampa-, commenta così la lotta al terrorismo.
L’umanità vincerà la battaglia contro il terrorismo senz’altro. Come e quando non so dire. Quello che voglio dire è che la mancata ospitalità nei confronti dei rifugiati dal Medio Oriente è tutt’altro che la strada giusta contro la guerra al terrorismo.
Pensiamo a noi albanesi negli anni ’90. Dati alcuni “legni storti” gli albanesi venivano etichettati tutti come criminali, ladri, trafficanti di prostitute e di droga. La realtà è che la maggior parte delle famiglie albanesi sono integrate e contribuiscono alla vita e allo sviluppo dell’Italia e degli altri Paesi dove risiedono. Il diverso e lo straniero ci spaventano, ma il multiculturalismo è l’attualità. Il futuro o lo costruiamo insieme o non c’è un’altra via.
Don Gjergj Meta
In albanese: Njerezimi do ta fitoje betejen kunder terrorizmit me patjeter. Si dhe kur nuk di ta them. Ajo qe dua te them eshte se mospritja e refugjateve qe vijne nga lindja e mesme nuk eshte rruga per luften kunder terrorizmit, madje e kunderta.
Te mendojme pak veten ne vitet 90 se si per disa “dru te shtrember” shqiptaret ne Itali etiketoheshin si kriminele, hajdute, trafikante femrash dhe droge. Por e verteta eshte se pjesa derrmuese e familjeve shqiptare jane integruar dhe po kontribojne ne jeten dhe zhvillimin e Italise e vendeve te tjera.
I ndryshmi dhe i huaji na tremb, por multikulturaliteti eshte aktualiteti qe po shtron te ardhmen e njerezimit. O e bejme sebashku ose nuk ka rruge tjeter.
Vi invitiamo a leggere l’articolo di Dom Gjergj Meta: L’Europa “cristiana” e l’Albania “musulmana”