Siamo molto affettuosi noi albanesi e questa affettuosità cerchiamo di esprimerla in tutti i modi possibili. Ci abbracciamo e ci sbaciucchiamo tutte le volte che casualmente ci incontriamo per strada, durante gli incontri programmati o in qualche occasione di festività.
Non sono aggiornata come si deve, un po’ per la lontananza dalla terra madre e un po’ perché i tempi passano per tutti ed evolvono. Inoltre i giovani, una volta cresciuti si aggiornano molto di più di noi “veciotti” (detto in dialetto veneto, che vuol dire vecchiotti), e si allineano alle abitudini di massa acquisite all’estero, ma mi risulta che gli albanesi tuttora continuano a baciarsi tra di loro.
Donne che baciano donne, uomini che baciano uomini. Non si tratta di rapporti amorosi ma semplicemente di amicizia (quindi per favore nessun fraintendimento!).
Cioè donne che si baciano 4 volte, sinistra-destra e finito il primo giro ancora sinistra destra. E poi altre quattro volte quando finisce l’incontro, sempre il giro inizia da sinistra a destra e ancora da sinistra a destra. Moltiplicato il numero 8 di baci con il numero delle persone con qui scambiamo dell’affetto arriviamo alla fine della giornata che abbiamo raggiunto alcuna decina di baci. Basta incontrare 10 persone al giorno, e non è un numero chissà quanto grande, per arrivare alla quota 80 baci. Ma c’è chi supera anche i cento.
(Con 24 mila baci / felici corrono le ore … mentre scrivo mi viene la voglia di canticchiare il ritornello della canzone di Adriano Celentano, il cantante per eccellenza della mia infanzia che amo tutt’ora incondizionatamente e a prescindere dal Coronavirus …).
Come detto prima anche gli uomini si baciano. Forse un po’ meno, ma si baciano lo stesso. Che rito! È così buffo a volte vedere due uomini nell’intento di baciarsi perché prima di riuscirci fanno incontrare le loro pance cresciute a dismisura, e poi barba a barba (visto che va di moda), o guancia a guancia. Non so come fanno quelli che hanno dei baffi con la punta verso l’alto. Rischiano di sicuro l’accorciatura del baffo.
Poi, se sei popolare e hai del tempo libero per andare in giro per la città, o sederti fuori all’aperto per passare il tempo in un bar, salta fuori l’abitudine di salutare e sbaciucchiare tutti quelli che passano davanti al tuo tavolino o che si fermano a fare due chiacchiere con te, e che come te devono ammazzare il tempo. Ecco che si arriva ad un numero non ben determinato di baci!
Poi rientra la categoria dei baci dati ai bambini, non necessariamente ai propri figli, ma anche ai figli degli altri. Senza permesso, in modo molto affettivo si baciano le manine, le guance, i capelli ecc. Quanti baci d’amore! Sono convinta che questi sono quelli più sinceri e sentiti.
Per non parlare dei baci dati tra i politici o tra militanti e uomini politici, una categoria a rischio proliferazione. Sembra che la politica sia un mestiere molto richiesto nei giorni d’oggi in tutto il mondo. Perciò anche noi albanesi allineandosi con gli effetti della globalizzazione, non facciamo altro che aspirare ad avere un politico in famiglia. Che sia figlio o fratello, cugino o genitore, poca importanza ha. Importante averlo in quanto si potrebbe godere degli effetti diretti e indiretti, che portano delle agevolazioni nella vita quotidiana come quella lavorativa o di semplice divertimento, altrimenti come aiutino per evitare la coda all’aeroporto o entrare in un concerto senza biglietto oppure farci passare dalle porte laterali, riservate ai VIP per non incontrarsi con la “plebe”. Si potrebbe utilizzare questa parola senza offendere nessuno? Direi di sì, in quanto stiamo semplicemente scherzando sulle abitudini. Più sei in alto nei gradini della politica e più rischi di essere baciato o dare dei baci, soprattutto durante le campagne elettorali.
Se ogni bacio dato, con o senza amore si trasformasse in watt e moltiplicato con un numero X, avremmo prodotto tanta di quella energia elettrica ad illuminare un intero continente. Potevamo esportare energia pura, non inquinante, tutto bio, a volte al profumo di menta o dei chewingum d’importazione, o dell’aglio e delle cipolle made in Albania; un marchio nostrano che avrebbe resa ricca la nostra popolazione. E non ci sarebbe più bisogno ad andare in giro per le cancellerie a chiedere di aprirci la porta per farci entrare in qualche organismo. Le porte si sarebbero spalancate davanti a questa energia prodotta dall’amore e dai baci.
Ma torniamo in tema, “baci e abbracci nei tempi di Coronavirus”.
Ridiamoci un po’ sopra. Se incontro per caso una vecchia amica che non vedo da tempo e mi viene la voglia di correrle incontro, come devo fare?
Una volta tornata dal lavoro e mio figlio mi viene incontro per abbracciarmi, perché fortunatamente in casa mia vige ancora questo rito d’amore, lo posso fare oppure no?
E poi un’altra domanda affettuosa: Come farà il mio popolo? Accetterà questo sacrificio enorme se gli verrà chiesto? Scambierà mai affettuosità con la distanza di sicurezza di 2 metri? Pare che un metro non faccia nulla all’aerosol che si crea quando due persone normali di qualsiasi altra nazione si incontrano. E per ultimo mi sorge un’altra domanda, così per rimanere in tema. Quanto aerosol produciamo noi albanesi durante una semplice conversazione, e quale sarebbe la distanza di sicurezza? Da qualche parte ho letto sul Facebook, che il Raki albanese è un ottimo deterrente non solo a combattere questo strano virus ma dare un po’ di allegria alla noiosa vita sotto assedio di Coronavirus.
Per quanto riguarda gli innamorati, quelli veri, sono immuni a tutto! E continuo a canticchiare
Con 24 mila baci /così frenetico è l’amore/ in questo giorno di follia/ ogni minuto e tutto mio/ Con 24 mila baci ….
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