Majlinda Bregu, segretario generale del consiglio di cooperazione regionale (RCC), è intervenuta nel panel dedicato ai Balcani Occidentali durante il 14esimo Forum strategico di Bled, Slovenia, tenutosi il 3 settembre.
“L’Unione Europea sarà sempre incompiuta senza i Balcani occidentali. Il prezzo per un ulteriore rinvio sull’avvio dei negoziati ufficiali di adesione con l’Albania e la Macedonia del Nord costituisce, in breve, un rischio.
La non apertura significherebbe instabilità, emigrazione e influenza non costruttiva di altri attori geopolitici. Ogni momento positivo può precipitare facilmente, se la prospettiva dell’adesione continuerà a non essere considerata. E nessuno ha più il lusso di perdere tempo.
Le persone lasciano la regione. Un terzo della popolazione è partita negli ultimi 5 anni, e questi sono i veri problemi della regione. Sta a noi cambiare e trasformare le nostre società. L’UE dovrebbe riconoscere questa campana che suona come un’opportunità.” – ha affermato la segretaria generale a Bled, in Slovenia.
“Con l’obiettivo di accelerare la cooperazione, i governi della regione si sono impegnati ad attuare uno spazio economico regionale sperando che avremmo avuto più successo. Siamo riusciti nell’area digitale, con l’accordo sul roaming regionale che è testimonianza di come le cose vanno avanti quando è coinvolta una volontà politica.
D’altra parte, per quanto riguarda l’accordo sul reciproco riconoscimento delle qualifiche professionali tra le economie della regione, non avrebbe avuto senso anche se l’avessimo approvato dato che i kosovari non possono viaggiare in Bosnia senza un visto e che nell’ultimo anno il numero di visti negati sia stato superiore a quelli concessi.
La cooperazione regionale non è un processo tecnico ma politico, basato sulla volontà politica dei governi ma anche dei cittadini che stanno sostenendo il processo di cooperazione regionale più dei governi. Le persone si fidano che funzionerà meglio con i loro vicini. Ma per realizzarlo, tutti abbiamo bisogno di intraprendere la stessa visione. – ha poi proseguito Majlinda Bregu.
Il panel sui Balcani occidentali
Il panel sui Balcani occidentali, inoltre, ha coinvolto il ministro degli affari esteri della Finlandia, Pekka Haavisto, e i ministri degli esteri della regione: Igor Crnadak (Bosnia), Ivica Dacic (Serbia), Srdjan Darmanovic (Montenegro), Nikola Dimitrov (Macedonia del Nord), Behgjet Pacolli (Kosovo), come anche il nuovo rappresentante speciale per i Balcani occidentali americano, Matthew Palmer, e il ministro degli esteri dell’Ungheria, Peter Szijjarto.
Il gruppo di esperti ha discusso di varie questioni relative alle relazioni UE-Balcani occidentali, come disponibilità della regione a realizzare le riforme necessarie, ma anche se l’UE è pronta a contribuire a ripristinare la promessa di un domani migliore per la regione.