In un incontro a Belgrado il ministro degli Esteri di Atene Nikos Kotzias, ha garantito ai leader politici della Serbia che la Grecia non modificherà la sua posizione rispetto al riconoscimento del Kosovo.
“Non abbiamo riconosciuto in via diplomatica il Kosovo e non abbiamo intenzione di farlo” – ha dichiarato Kotzias nell’incontro con l’omologo serbo Ivica Dačić.
La dichiarazione di Kotzias è arrivato in seguito alle domande dei giornalisti serbi riguardanti l’ufficio di rappresentanza del bussiness kosovaro che aprirà ad Atene nelle prossime settimane; proprio in questo senso l’interesse dei media vergeva nella funzione di questo nuovo ufficio, ovvero se avrà una funzione di consolato o meno:
“Esiste dagli anni del governo del partito PASOK e della nuova democrazia un accordo per l’apertura di un ufficio di rappresentanza del business kosovaro ad Atene. Tutto questo accadrà presto ma non rappresenterà i diplomatici kosovari: un consolato consiste in una delegazione di diplomatici a cui viene conferita autorità diplomatica. Questo non è stato accordato e non è previsto un negoziato in questo senso poiché non riconosciamo in via diplomatica il Kosovo e non abbiamo intenzione di farlo in futuro.” – ha continuato nell’incontro Kotzias.
Il responsabile diplomatico greco, inoltre, ha parlato riguardo alla questione del nome ‘Macedonia’ – tematica molto discussa negli ultimi giorni – dichiarando che ci sono stati passi in avanti e anche il bisogno di trovare un compromesso sulla questione:
“La realizzazione e il pragmatismo sono elementi chiave per la risoluzione della questione. C’è bisogno di un compromesso ma non un compromesso inamovibile. Entrambi le parti devono capire che non possono ottenere il massimo risultato, ma devono andarsi incontro” – ha concluso Kotzias al termine dell’evento.
D’altra parte, Dačić ha espresso il proprio compiacimento sulla posizione della Grecia nei riguardi del Kosovo ripetendo più volte che il riconoscimento del termine ‘Macedonia’ come nome costituzionale è stata una decisione su cui la Serbia ‘non ha riflettuto a dovere’.
Nikos Kotzias oggi da Belgrado è volato in Macedonia, dove discuterà con l’omologo macedone, Nikolla Dimitrov, sulla questione.