I funzionari politici di Kosovo e Albania hanno reso noto – lo scorso fine settimana – che i rappresentanti dei loro paesi non parteciperanno al vertice di Sarajevo (che si terrà tra oggi e domani) riguardante il Processo di cooperazione del Sudest Europa (SEECP).
Il vertice del SEECP – quadro di cooperazione lanciato nel 1996 a Sofia, in Bulgaria – mira ad aumentare la cooperazione economica, commerciale, dei trasporti e degli investimenti nella regione.
Il Kosovo
Il presidente kosovaro, Hashim Thaçi, ha motivato la sua decisione con l’invito ritenuto ‘umiliante’ da parte di Milorad Dodik, il leader serbo-bosniaco che è presidente di turno della presidenza tripartita bosniaca.
“L’invito denigratorio dell’attuale capo della presidenza della Bosnia-Erzegovina ha reso impossibile la partecipazione e la rappresentanza del Kosovo a questo incontro. Il minimo che il Kosovo richiede per una partecipazione è la parità di trattamento con gli altri stati partecipanti.” – ha affermato Thaçi.
Per il capo di stato del Kosovo, infatti, l’invito ricevuto dal suo paese era diverso dagli altri in quanto non si è fatto riferimento alla delegazione kosovara come proveniente da una nazione sovrana. Tuttavia, Thaçi non ha fornito alcuna informazione su come l’invito di Dodik dovesse essere formulato.
L’Albania
Anche l’Albania – in segno di solidarietà al Kosovo – ha comunicato che non parteciperà al vertice attraverso le parole del ministro degli esteri in carica, Gent Cakaj.
“L’Albania annulla la sua partecipazione al vertice del SEECP in segno di solidarietà al Kosovo. Il suo trattamento da parte degli organizzatori è inaccettabile e va contro l’obiettivo di creare un’atmosfera di fiducia, di stabilità e di buone relazioni. Non c’è collaborazione senza parità di trattamento.” – si legge nel tweet di Gent Cakaj
Linea che, tuttavia, non seguirà il presidente Ilir Meta, il quale parteciperà ad una cena istituzionale oggi a Sarajevo nell’ambito del Processo di cooperazione del Sudest Europa. Il capo di stato albanese, inoltre, parteciperà ad un incontro presidenziale domani a Jahorina.
Notizia che è stato confermata a “Radio Free Europe” dal consigliere per la regione e la diaspora del presidente, l’ambasciatore Flamur Gashi.
La risposta della Bosnia
Di risposta il ministro degli esteri della Bosnia, Igor Crdanak, ha definito la decisione dell’Albania di non partecipare al summit come “strana e scorretta”.
“Questo è molto strano e scorretto. Con una reazione del genere da parte dell’Albania, posso dire che è stato messo in moto ciò di cui siamo stati avvertiti: un piano di politica estera comune tra Tirana e Prishtina.” – ha affermato il ministro per il media kosovaro Kohanet.
Il riferimento è all’accordo firmato agli inizi di luglio tra i ministri degli esteri di Albania e Kosovo e riguardante la creazione di una politica estera comune tra i due paesi.