Il 1° luglio entrerà in vigore la seconda fase di riduzione delle tariffe di roaming nei Balcani occidentali.
Questa fase prevede la riduzione della tariffa per le chiamate in arrivo al livello di 3,75 lek al minuto, da circa 6 lek, che è attualmente il prezzo massimo fissato. I prezzi massimi per altri servizi rimarranno invariati, ad eccezione di piccoli aggiustamenti per l’effetto del tasso di cambio.
La tariffa massima per le chiamate in uscita in roaming, IVA inclusa, sarà di 28,5 lek al minuto, per i messaggi di testo di circa 9 lek per unità, mentre per Internet 26,37 lek per megabyte. I messaggi in arrivo continueranno ad essere gratuiti.
Il 1° luglio entrerà in vigore anche la seconda fase della riduzione tariffaria all’ingrosso per la trasmissione di dati in roaming, che potrebbe creare spazio per una maggiore concorrenza tra gli operatori nell’offrire prezzi ancora più economici rispetto al prezzo limite approvato da AKEP.
Complessivamente, durante il primo anno, gli operatori hanno anche offerto tariffe di servizio inferiori ai limiti massimi approvati da AKEP, a seconda dei pacchetti e dei piani tariffari di roaming.
La riduzione delle tariffe di roaming è iniziata il 1° luglio dell’anno scorso, grazie a un accordo tra i paesi dei Balcani occidentali, con la mediazione della Commissione europea. L’accordo è stato firmato nell’aprile 2019 al vertice digitale di Belgrado ei suoi partner sono Albania, Kosovo, Serbia, Montenegro, Macedonia del Nord e Bosnia ed Erzegovina.
La seconda fase della riduzione delle tariffe di roaming durerà un anno, mentre a partire dal 1 ° luglio 2021 verranno rimosse tutte le tariffe aggiuntive e gli utenti pagheranno anche in roaming le stesse tariffe di quelle nazionali.
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