La Rai – attraverso il TG regionale del Molise – ha dedicato un articolo alla scuola albanese di Larino, in provincia di Campobasso.
Il ministro di stato per la diaspora, Pandeli Majko, attraverso un post su Facebook ha condiviso con i suoi ‘follower’ il servizio della televisione nazionale italiana. Aggiungendo, inoltre, che il progetto delle scuole albanesi in Italia mira a scoprire le radici e la storia del popolo albanese.
“Il servizio della televisione italiana Rai, riguardante la scuola albanese di Larino. Questo progetto del comune mira ad insegnare la lingua albanese ai bambini della comunità albanese, che è anche un modo per scoprire le loro radici.” – ha postato su Facebook il ministro Majko.
Il servizio
Alfabeto, libri e matite: non c’è da sbagliare. Questa è una lezione di grammatica, solo che non si studia semplicemente la lingua albanese ma la si salva dall’oblio, insieme con la sua storia e le antiche radici di una cultura che non deve andare perduta.
Questi alunni conoscono bene l’albanese per averlo ascoltato a casa da mamma e papà, che sono in Italia da dieci, quindi, vent’anni; ma non sanno scriverlo e soprattutto non conoscono la storia del loro paese d’origine.
“Abbiamo questo desiderio di insegnare la lingua albanese, perché in primis loro hanno parenti albanesi e quando vanno in Albania non riescono nemmeno a salutarsi con loro.” – afferma una delle insegnanti, Alma Gjoni.
“Sono in Italia da vent’anni, ho fatto diversi lavori e poi mi è venuta l’idea di questa iniziativa per la lingua albanese.” – afferma l’altra insegnante della scuola.
A Larino, grazie al contributo del comune, è cominciato un piccolo esperimento: una scuola di albanese per i bambini immigrati di seconda generazione, ma il progetto intende allagarsi ai ragazzi italiani che desiderano intraprendere un percorso di studi in Albania.
Sono tanti, soprattutto per le facoltà di indirizzo medico grazie alle convenzioni di studio tra i due paesi. Naturalmente, il progetto va di pari passo con quello di lingua italiana per gli albanesi.
“Abbiamo in progetto un finanziamento dalla comunità europea. Se andrà a buon fine sarà una cosa grande, per noi e per la comunità.” – afferma Fatmir Behluli, presidente associazione albanesi italiani.
Se poi aggiungiamo che qui, in basso Molise, l’Albania è un po’ una seconda lingua, il cerchio si chiude. Perché molti dei molisani di oggi sono gli immigrati di qualche secolo fa. Questi corsi di lingua, in una certa misura, sono anche un modo di recuperare e attualizzare un sapere antico e mai del tutto perduto.