I piccoli borghi della Labëria

Nessuna provincia albanese è ricca di borghi di rara bellezza come quella di Valona. Sia la Labëria interna che quella costiera fino a Qeparò, ultimo comune di Valona prima di Saranda, costituiscono un mosaico di piccole meraviglie in cui una natura straordinaria si intreccia con la storia e l’architettura suggestiva dei villaggi storici.

I piccoli borghi della Labëria nei dintorni di Valona

Questi ultimi si dividono per lo più in quelli della zona interna a cui si accede attraverso strade secondarie dirette a est e quelli della costa in direzione della Grecia, cioè “Rruga e Bregut”. Questa zona è il luogo ideale per gli amanti della cultura culinaria, con i suoi prodotti agroalimentari: formaggi (soprattutto nelle malghe interne), yoghurt, miele, olio d’oliva, grappa, origano o çaj.

È difficile anche solo descrivere per sommi capi la bellezza di questi luoghi, tanto che qui ci si limita a un elenco di alcuni fra i più belli:

Tragjas vecchia

Tragjas vecchia e il castello di Gjon Boçari si trova solo a pochi km da Valona, basta girare a sinistra prima di prendere la costiera a Orikum.

Il ponte a tre archi di Brataj

Il ponte a tre archi di Brataj è un luogo storico di rara bellezza che attrae proprio per il fascino che la costruzione dei ponti ha avuto nella storia dei Balcani.

Kuç, Kallarat, Kallaratë, Pilur

Nella parte interna l’antico villaggio di Kuç, rappresentativo della mentalità e della cultura dell’intera provincia di Labëria, inoltre si trovano Kallaratë vecchia e il paesino di Pilur, che meritano sicuramente una visita. In direzione del sud costiero si consigliano le famosissime Dhërmi, Vuno e Qeparo, con le loro spiagge meravigliose.

Il castello di Ali Pascià

Imprescindibile è il castello di Ali Pascia di Tepelena a Porto Palermo. Si tratta di una fortificazione dalla inconfondibile forma triangolare di origine Veneziana, poi ricostruito e rafforzato dal Pascià ribelle. Si trova su una piccola isola a cui si accede attraverso un istmo circondato dallo Jonio.

Castello di Porto Palermo, diversamente noto come Castello di Ali Pascià di Tepelena
Castello di Porto Palermo, diversamente noto come Castello di Ali Pascià di Tepelena

Al di là dell’importanza archeologica e monumentale del castello, di cui le vere sovrane sono le capre di montagna (ormai, abituate alla presenza dei turisti, tanto che sbucano in ogni dove scalando le mura della fortezza), la costruzione è interessante anche per la presenza, in alcuni dei suoi corridoi, di tele ritraenti il famoso scrittore inglese Lord Byron: in effetti, quest’ ultimo e Ali Pasha si sono realmente incontrati, ma non in questo castello, quanto invece presso la corte ufficiale del Pasha, a Janina (o Giannina in italiano), nel 1809. In verità, molto più del castello, la vera attrazione risulterebbe essere la figura misteriosa del Pascià a cui Alexandre Dumas, oltre che un personaggio del Conte di Montecristo, ha dedicato un romanzo intero dal titolo proprio Ali Pascià.

Una base militare da film di 007

A Porto Palermo, nella zona del piccolo golfo, invece, si nasconde qualcosa di straordinario. Durante la guerra fredda, il Regime, che considerava la provincia di Valona una «unica base militare», ha costruito una galleria che doveva attraversare la penisola di Karaburun da nord a sud e al cui interno doveva essere collocata una base militare sottomarina.

In un’atmosfera degna di un film di 007 si vedono ancora oggi le porte massicce di metallo che sul mare si dovevano aprire per far entrare navi e sottomarini all’interno della montagna. Per gli amanti della storia contemporanea e bellica questo è certamente un luogo dal fascino straordinario.