Monumenti e luoghi d’interesse

Alcuni dei monumenti e luoghi d’interesse di Scutari sono: il castello di Rozafa, il Ponte di Mes, la Torre dell’orologio, la statua della Beata M. Teresa di Calcutta, Statua d’Isa Boletini e la statua degli Eroi di Vig.

Il Castello di Rozafa

In albanese Kalaja e Rozafës situato sulla collina alle porte della città è il monumento più importante.

A guardia di questo “faro umanistico” dei Balcani il Castello di Rosafa, fu costruito nel IV secolo a.C. e non ha mai ceduto agli attacchi degli Ottomani in questa zona. La leggenda vuole che nelle pareti della fortezza fosse stata murata viva una donna, Rosafa, sacrificatasi per il bene della comunità.

Il castello di Scutari venne costruito su un’alta collina, ricoperta interamente di rocce difficili da scalare. Per la sua posizione strategica fu per secoli un inattaccabile bastione. La storia del castello si trova a metà, tra mito e leggenda, senza nascondere una verità storica. Si racconta di come il castello sarebbe ripetutamente crollato e secondo un oracolo, per evitare altri cedimenti, sarebbe stato necessario un sacrificio umano. Con l’inganno fu sacrificata Rosafa, moglie di uno dei costruttori del castello, che fu murata viva, ma in maniera da lasciare liberà metà del corpo per permetterle di allattare, cullare, abbracciare e ammirare regolarmente il figlioletto.

Ovviamente si sta parlando dei miti della creazione del mondo. La società albanese vede nella donna un bene prezioso il cui “sacrificio”, secondo la leggenda, simbolicamente avrebbe portato qualcosa d’importante come la rinascita di una cultura, di un nuovo mondo. In fondo la donna è la genesi. La madre terra.

Si sa con certezza che Scutari fu capitale del popolo degli Illiri, considerando le fonti scritte e gli interessanti reperti dell’epoca scoperti nelle vicinanze. Questo dimostra che già al tempo degli Illiri il castello era utilizzato per proteggere la popolazione locale. Infatti le popolazioni che abitavano Scutari già nel 230 a.C., in caso di pericolo di un assedio o causa di tremende alluvioni, si rifugiavano sulla collina di rocce, che poi prese il nome di Castello di Scutari, Kalaja e Shkodrës.

Le mura e le strutture interne risalgono per lo più al periodo veneziano, sebbene siano visibili anche tracce delle ben più remote fortificazioni di epoca illirica. I grandi prati che si estendono all’interno della fortezza, suddivisa in tre cortili, invitano a una lunga sosta per godere delle bellezze del paesaggio.

Il Museo del Castello di Rozafa

Ospita un’interessante raccolta di oggetti e documenti, che illustrano la storia della città dal periodo illirico a quello ottomano. Al piano terra si possono osservare mappe e artefatti risalenti alle guerre combattute da Scutari contro Romani, Bizantini e Slavi, mentre al piano superiore è rappresentata l’eroica resistenza degli scutariani all’assedio dell’esercito ottomano. Il museo si trova nel terzo cortile, all’interno dell’edificio costruito dal veneziani come residenza del governatore.

Ponte di Mes

(Ponte di mezzo) in albanese Ura e Mesit, ricostruito nel 1780, è un ponte di pietra nel villaggio di Mes, a 5 km nord da Scutari. Ci sono testimonianze che dimostrano l’esistenza di un ponte veneziano che collegava Scutari con Drivasto, in albanese Drisht, che è stata un’importante città dell’Albania medievale. Drivasto esisteva prima del XII secolo. La diocesi di Drivasto nel 1089 divenne suffraganea dell’arcidiocesi di Antivari dopo essere stata suffraganea dell’arcidiocesi di Ragusa.

Il Ponte di Mes è un monumento della cultura di Scutari, il sito è trasformato in un’attrazione turistica dove i turisti possono salire sul ponte e osservarlo da vicino. È stato ripristinato nel XVIII secolo, intorno al 1770, da Kara Mahmud Bushati, il pascià ottomano locale, e attraversa il fiume Kir. È lungo 108 metri, largo 3,4 metri, alto 12,5 metri con 13 archi.

Ponte di Mes, Scutari
Ponte di Mes, Scutari

La Torre dell'orologio

O Orologio inglese è l’unico edificio di Scutari che ha l’aspetto di un castello medioevale. La casa, insieme alla torre dell’orologio venne costruita con gli ingenti fondi del lord inglese Paget, recatosi in Albania per diffondere il protestantesimo. Trasferitosi a Scutari alla fine del XIX secolo, dopo notevoli avventure per il possesso di fabbricati e di quei terreni, volle costruire qualcosa in stile medievale, che richiamasse il passato dell’Albania, non molto coerente in realtà per l’epoca di costruzione. A ogni modo è un complesso unico. Nonostante l’ambientazione medioevale albanese, l’orologio inglese, è una costruzione che si richiama all’epoca del feudalesimo albanese.

Statua della Beata M. Teresa di Calcutta

(Statuja e Nënë Terezës) è situata nel pieno centro di Scutari, vicino alla moschea Ebu Bekr. Agnes Gonxha Bojaxhi meglio conosciuta come Madre Teresa di Calcutta; ottenne nel 1979, il premio nobel per la Pace, “per il lavoro compiuto nella lotta per vincere la povertà e la miseria, che costituiscono anche una minaccia per la pace”.

La famiglia Bojaxhiu è originaria di Shiroka, sul lago di Scutari. I nonni di Madre Teresa, Lazër e Çeçile, abitavano qui; a metà del XIX secolo, anche una via di Shiroka portava il nome dei Bojaxhiu.

Madre Teresa, come San Francesco, era figlia di ricchi commercianti. Lei è nata nel 1910, il 26 agosto, a Skopje, in quella che è oggi è la capitale della Macedonia ma a quel tempo era una florida cittadina del Regno d’Albania, a sua volta parte dell’Impero Ottomano. Negli anni ’30 la famiglia di Madre Teresa visse in una casa nel centro di Scutari, dove sulla facciata è posta una targa commemorativa .

Statua d'Isa Boletini

(Statuja e Isa Boletinit) Piazza Perash. 1 km a sud di Piazza della Democrazia, passando per il Viale Scanderbeg, girando a destra verso Via E. Durham e situata in un piccolo parco, questa statua in bronzo di 4,6 m di altezza fu eretta nel 1986 per celebrare il “Leone del Kosovo” (Luani i Kosovës).

Isa Boletini – Grande è una figura della resistenza albanese durante le guerre balcaniche (1912-1913) contro l’impero ottomano e contro la Serbia-Montenegro. Isa Boletini (1864-1916) combatté per l’inclusione del Kosovo nel nuovo stato albanese. Fu assassinato nel 1916 a Podgorica (Montenegro).

La statua è una delle ultime opere realizzate da Shaban Hadëri (1928-2010). Ex partigiano e uno degli scultori più prolifici dell’era comunista. Stimato per il suo stile del “realismo sociale”, si è formato alla Scuola delle Belle Arti di Leningrado. In particolare, realizzò cinque statue di Enver Hoxha (tutte distrutte alla caduta del regime) e partecipò alla costruzione del Monumento dell’indipendenza di Valona (1972) e alla statua di Madre Albania (1971) nel Cimitero nazionale dei martiri, a Tirana.

Statua degli Eroi di Vig

(Monumenti i Heronjve të Vigut) – Altra opera di Shaban Hadëri a Scutari. Il monumento fu realizzato in cemento nel 1969 (2 m di altezza), poi in bronzo nel 1984 (5 m di altezza).

È un omaggio ai cinque giovani partigiani del vicino villaggio di Vig-Mnela caduti nel 1944. Quest’opera fu installata inizialmente in Piazza Democrazia, accanto all’hotel Rozafa. Ora si trova su una rotonda, 2 km a nord del centro città, in direzione della strada principale per le Alpi albanesi e il confine montenegrino.

La guida di Scutari è stata preparata da Gino Luka e si mantiene aggiornata dallo staff di Albania News. L’ultimo aggiornamento: 25 ottobre 2020