Da maggio a novembre la presidenza del Comitato dei Ministri al Consiglio d’Europa di Strasburgo spetta all’Albania. Il Paese balcanico ha scelto la promozione del tema della dimensione religiosa del dialogo interculturale come un valore aggiunto da offrire per l’organizzazione, essendo un Paese che può vantare secolari tradizioni di armonia religiosa.Come obiettivo principale, l’Albania si è posta la coesione delle società multiculturali europee alla luce della crisi economica in atto, terreno fertile per le tendenze populiste, per l’estremismo e soprattutto per le tendenze xenofobe.Il Comitato dei Ministri organizza scambi annuali sulla dimensione religiosa del dialogo interculturale per promuovere e rafforzare il Consiglio dei valori fondamentali europei. L’Albania ospiterà a Durrës, tra il 3 e il 4 settembre, l’Exchange del 2012 sulla dimensione religiosa del dialogo interculturale. Il Paese balcanico ha scelto la promozione di questo tema come un valore aggiunto da offrire per l’organizzazione, essendo un Paese che può vantare secolari tradizioni di armonia religiosa. La Presidenza albanese organizzerà a Tirana anche una Conferenza internazionale prevista per il 9 novembre, “Living Together”, dove si tratterà dei seguenti tre temi: “La diversità in Europa, una risorsa per il futuro”; “La promozione del dialogo interculturale – un compito per la società nel suo insieme in Europa e oltre”; “Il ruolo dell’educazione e il contributo dei giovani alla promozione della comprensione reciproca, la tolleranza e una migliore integrazione nella società”. A questa conferenza saranno invitati anche i Paesi limitrofi dell’Unione Europea, del Nord Africa e del Mediterraneo, con un’attenzione particolare alle aspirazioni democratiche e ai movimenti popolari di questi Paesi. Il vicepremier ed ex ministro degli Esteri albanese Edmond Haxhinasto, ora presidente del Consiglio Europeo dei Ministri, ha presentato all’Assemblea il 26 giugno una lettera dove, oltre a parlare di questi temi, menziona anche la situazione del Kosovo, invitando lo staff del Consiglio Europeo a stringere legami più costruttivi con le autorità kosovare. Secondo il ministro, la collaborazione con queste sarebbe di vitale importanza per la stabilità dell’intera regione balcanica.
Inoltre, Haxhinasto vi afferma che in Bosnia-Erzegovina, l’esecuzione della sentenza pronunciata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo nel caso Sejdic e Finci è un elemento chiave nel processo di integrazione europea del paese. La Presidenza albanese auspica che l’incontro dei delegati dei ministri previsto per il 4 luglio sia l’occasione per registrare dei progressi concreti per la revisione della Costituzione e della legge elettorale della Bosnia-Erzegovina. Il vicepremier ha espresso il suo apprezzamento per l’assistenza umanitaria che la Turchia, stato membro del Consiglio, ha portato ai rifugiati siriani. Ha colto anche l’occasione per condannare fermamente le violazioni ai diritti umani che si stanno drammaticamente verificando in Siria, definendole “azioni barbariche”, e asserendo la necessità di giustizia davanti alla comunità internazionale. La Presidenza albanese continuerà il lavoro intergovernativo sulla base delle dichiarazioni e dei piani d’azione delle Conferenze di Interlaken, Izmir e Brighton, che mirano a garantire l’efficacia a lungo termine della Corte europea dei diritti dell’uomo a livello nazionale ed europeo. In seguito alla conferenza di Brighton si terrà in Albania un seminario che riunirà agenti governativi e altri rappresentanti delle Corti Supreme dei 47 Stati membri.